Un blog creato da molinaro il 04/06/2007

Carlo Molinaro

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Jono (e una poesia)

Post n°510 pubblicato il 21 Dicembre 2008 da molinaro
Foto di molinaro

Ieri sera sono andato a sentire Jono Manson al Basaglia. Un bel concerto, introdotto e in parte accompagnato da Federico Sirianni e dal suo gruppo. Nel video in basso, una canzone di Jono, Under the stone: sullo sfondo, cioè nelle immagini del video, casa mia investita dal sole del solstizio d'inverno.

Poi sono stato a Vercelli in treno, e ho cenato, e sono tornato a Torino sempre in treno, e sul treno ho scritto una poesia, che s’intitola Nel frattempo, ed eccola qui.


NEL FRATTEMPO

Ho le mie fissazioni: si stava chiacchierando
fra amiche e amici e un’amica:
Mio padre
mi rimprovera che esco troppo nuda
, ha detto,
e ho fatto allora la battuta:
Sarò
dunque l’unico padre degenere,
che consiglio a mia figlia gonne corte
,
e un amico scherzando è intervenuto:
Tu
le mini le consigli alle figlie degli altri
più che alla tua, e fai bene
, ed era una battuta
la sua come la mia, ma già stavo a rabbuiarmi
per il fatto che nude devono essere sempre
– nel comune sentire quotidiano –
le altre, mai la moglie o la figlia o la sorella,
e già stavo per esprimere un fastidio
(guarda che no, le consiglio anche a mia figlia)
ma sono stato zitto convenendo fra me
che è una mia fissazione o diciamo una mia
ipersensibilità a una serie di tematiche.

Nel frattempo
in un ufficio della Casa Bianca o del Cremlino
o di Pechino o della Città del Vaticano
o non lì ma in altri luoghi più nascosti e introvabili
uomini pallidi e duri si scambiavano segnali in codice,
decidevano le cose nascoste, decidevano
chi mangerà, chi no, chi cadrà in combattimento,
mentre noi parlavamo di figlie e nudità:
però c’è un filo che lega queste cose,
non so trovarlo però so che c’è.

Nel frattempo
nella sala d’aspetto della stazione ferroviaria
una zingara si rannicchiava in un angolo
e l’amore attraversava la sala gesticolando
come i chirurghi nei film dopo un esito infausto
e spariva dietro la porta scorrevole
verso i binari, lasciando un vuoto e un mistero:
però un vuoto da poco e un mistero banale,
come quando uno scavo rimane a metà
per negligenza o perché non ci sono più soldi.


 
 
 
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