Un blog creato da molinaro il 04/06/2007

Carlo Molinaro

Pensieri sparsi, poesie e qualsiasi cosa

 
 
 
 
 
 

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Il fannullone

Post n°567 pubblicato il 10 Marzo 2009 da molinaro
Foto di molinaro

Quando incomincio a lavare i piatti, mi scappa sempre la pipì. Ho pensato a varie cause, per esempio lo scrosciare dell'acqua del rubinetto, ma poi mi sono accorto che no, è un'altra cosa. È che il mio corpo e la mia mente cercano sempre antidoti al lavoro, a qualsiasi lavoro (e lavare i piatti è indubbiamente un lavoro). Ogni volta che mi metto a lavorare, il corpo e la mente cercano un modo per rinviare la triste cosa.

Quando mi siedo al tavolo per lavorare, in quel preciso istante e solo in quel preciso istante, mi vengono in mente un sacco di altre cose importantissime che devo fare, accidenti, devo assolutamente. Ah, il bonifico dell'affitto... Ah, non ho ancora mandato un sms a quella persona... Ah, devo far partire la lavatrice... Ah, ma è ora che io la scriva, quella lettera... Ah, ma devo controllare se mi ha risposto quella tipa... Ah, devo assolutamente comprare dei francobolli... Ah, ma è un sacco che non telefono a mia madre, se non lo faccio ora non lo faccio più... Ah, devo togliere quella roba dal divano... Ah, ma devo farmi un caffè, prima.

Le piante sul mio terrazzo sono vive grazie a questo: quando mi accingo a lavorare, mi viene in mente che devo annaffiarle. Me ne ricordo solo ed esclusivamente in quel momento.

Eh sì, mi sa ho il DNA di un fannullone. Però prima di giudicarmi male occorre considerare una cosa: sono quasi 33 anni che lavoro, nonostante tutto, e sono andato avanti e me la cavo. [Se quei bari del governo non mi avessero cambiato le regole durante il gioco - ma si può? - fra un paio d'anni sarei pure andato in pensione.] Quelli come me non dovrebbero essere criticati ma encomiati, ecco! Perché è facile lavorare, per chi gli viene spontaneo, per i «laboriosi per natura», eh, è comodo! A loro piace. Per noialtri fannulloni la fatica è doppia. E perdipiù andiamo avanti a lavorare fino a molto più tardi, nella giornata. Per forza: con tutte le cose che ci vengono in mente da fare prima! Per esempio, scrivere questo messaggio nel blog. E adesso che l'ho scritto...? Niente, devo cominciare il lavoro. Magari però un caffè...

 

 
 
 
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Bello!
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Era quasi nove anni fa. Qualcosa è cambiato e qualcosa no.
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Queste tortuose specie di poesie, questo appigliarmi a...
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