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Carlo Molinaro

Pensieri sparsi, poesie e qualsiasi cosa

 
 
 
 
 
 

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La scena del vivere

Post n°539 pubblicato il 25 Gennaio 2009 da molinaro

Ieri sera sono stato a cena con amici a Mallare. Una buona cena in compagnia in un buon ristorante. Il viaggio con la Panda fra neve e nebbia, tranquillo. Poi stamattina a Torino il sole sfolgorante che scioglie le ultime tracce di neve ghiacciata sul tetto di fronte. Gli scenari, le emozioni. Qualche giorno fa un’amica si domandava se, in certi momenti molto intensi, ciò che ci emoziona è davvero il momento in sé, direttamente, o è la scena del viverlo. Sembra una domanda inutile, da sega mentale, però contiene in sé infiniti discorsi, compresa la differenza, di cui mi parlava un altro amico, fra amare davvero una persona e amare l’amore con quella persona (la storia d’amore con quella persona). Il vivere e il guardare (guardarsi) vivere. Forse c’entra anche Arthur Schopenhauer, Il mondo come realtà e rappresentazione. Forse c’entra pure Pedro Calderón de La Barca, La vida es sueño. Forse no.

Pare che la principale differenza fra l’uomo e gli «altri» animali stia proprio nel fatto che l’uomo, oltre a vivere, si «vede» vivere. L’autocoscienza, la capacità speculativa. Meraviglia e condanna, che ci toglie la felicità dell’oca (Guido Gozzano: ché l’esser cucinato non è triste, / triste è il pensare d’esser cucinato) e ce ne dà forse un’altra, più problematica e complessa. Dove vivere e guardarsi vivere si fondono in un’unica condizione, la condizione umana. L’oca vive e non si guarda vivere. Noi viviamo e guardiamo vivere sia l’oca sia noi stessi. E guardiamo morire sia l’oca sia noi stessi. Ne abbiamo coscienza. La coscienza non è già in sé un «guardarsi vivere»? E la memoria, la memoria che fa sì che la nostra vita esista in modo non solo puntiforme, è rappresentazione, certamente. La scena della memoria. Il presente è un punto geometrico senza dimensione che traccia la linea della memoria. Tutto, dunque, diventa subito memoria, rappresentazione, scena. Viviamo da esseri umani e non da oche perché ci vediamo vivere e ce ne ricordiamo.

E con ciò? Beh, niente, discorsi così di una domenica mattina in cui mi sono alzato tardi dopo la cena a Mallare (sono rincasato alle tre, dopo il viaggio). Mi è venuta in mente una poesia in cui, nel finale, uso la parola «scenografi» accanto alla parola «bacio». È a pagina 556-557 di La parola rinvenuta. Forse c’entra, forse no. Forse cerca di andare nella direzione, ostinata e contraria, del vivere più che guardarsi vivere. Chissà. Dato che un altro amico ancora mi ha detto che gli piace ascoltare le poesie lette a voce dall’autore, quel finale anziché trascriverlo lo dico, nel video qui sotto. Sullo sfondo, giustamente, la scena di un bacio. E buona domenica.

Commenti al Post:
megliounsorriso
megliounsorriso il 25/01/09 alle 14:09 via WEB
"avere fiducia che la luce si ripieghi a brillare tra i corpi" eh, si! sei un poeta! non vi è dubbio più alcuno che lo sei! Stupenda! non la conoscevo, bella la lettura anche a me piace quando l'autore lgge l suepoesie te lo già dette tempo fa quando ettesti le tre poesie d'amore qui di lato, però scrivila pure voglio apprezzarla meglio. un bacio (mai saluto fu più adeguato) ^___^
 
 
molinaro
molinaro il 25/01/09 alle 14:31 via WEB
Eheh! Bisognerebbe anche qualche volta comprare i libri dei poeti, che già sono sempre dei morti di fame. Nel colonnino a sinistra c’è sempre il riquadro intitolato Chi volesse comprare il mio grosso libro di poesie... dove si trovano le istruzioni per l’acquisto. Ma vabbè, per stavolta mostriamo quelle due pagine, vah! :-) Un bacio a te!
 
   
megliounsorriso
megliounsorriso il 25/01/09 alle 15:46 via WEB
grazie! ne ho già comprato uno dei tuoi libri, comprerò anche questo, non per questo che hai scritto, ma perchè avevo già in mente di farlo, sai! ti leggo volentieri!.buona serata
 
molinaro
molinaro il 25/01/09 alle 17:34 via SMS
Bella la sera sulla stazione di Torino Porta Susa, in attesa del Regionale 2023.
 
molinaro
molinaro il 25/01/09 alle 18:19 via SMS
Il Regionale 2023 oggi è pienissimo, più del solito, e mi tocca viaggiare in piedi. Una valanga di gente, davvero.
 
molinaro
molinaro il 25/01/09 alle 22:12 via SMS
Vercelli. La macchina dell'orzo era rotta ma la ragazza bruna l'ha aggiustata per me. Molto amorevole. Fra pochi minuti arriva il Regionale 2030.
 
 
megliounsorriso
megliounsorriso il 25/01/09 alle 22:19 via WEB
sei di ritorno?!che il viaggio sia interessante!
 
molinaro
molinaro il 25/01/09 alle 22:18 via SMS
Viaggiare nella notte, con dolcezze e amarezze, amori e apprensioni, entusiasmi e delusioni. Viaggiare per restare fuori, per non farsi prendere.
 
 
megliounsorriso
megliounsorriso il 25/01/09 alle 22:23 via WEB
"Viaggiare per restare fuori, per non farsi prendere". ecco! un viaggio così questa sera mi farebbe bene, come una buona bottiglia ad un gran bevitore.
 
   
molinaro
molinaro il 25/01/09 alle 23:44 via WEB
Arrivato a casa! Grazie di avermi... seguìto nel viaggio. Buona notte!
 
     
megliounsorriso
megliounsorriso il 25/01/09 alle 23:54 via WEB
buona notte anche a te!ti abbraccio
 
espirin
espirin il 26/01/09 alle 07:51 via WEB
Bellissimo questo post! Bacetto casto e pudico quello del video,certo non c'e' che dire! :) ma dopo la letture del libro ,carlo,non so piu' stupirmi con te! Mancano poche pagine e poi ti faccio un post s'il te plais,d'accord? Kalimera!
 
 
molinaro
molinaro il 26/01/09 alle 09:56 via WEB
D'accord, merci! Quello nel video è un bacio recitato in un film qualsiasi, non sono andato a cercare baci famosi in capolavori del cinema, m'interessava il concetto di "qualunque bacio". Comunque mi sembra un buon bacio. Kalimera a te, e... bacio!
 
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Inviato da: anita_19
il 02/07/2020 alle 09:15
 
Bello!
Inviato da: lumachina85
il 22/03/2019 alle 09:19
 
Era quasi nove anni fa. Qualcosa è cambiato e qualcosa no.
Inviato da: molinaro
il 06/06/2017 alle 11:31
 
Queste tortuose specie di poesie, questo appigliarmi a...
Inviato da: molinaro
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Grazie!
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