ONE MAN TELENOVELA
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Post n°542 pubblicato il 27 Gennaio 2009 da molinaro
Sì, ora sì, ora mi concentro sul lavoro finché c’è, già che con la recessione è un casino, ora mi ci concentro, che intanto il cielo si è rannuvolato e va bene, che per lavorare ci vuole un cielo un po’ grigio e non star troppo bene, perché se il cielo è azzurro e si sta bene diventa troppa la voglia di vivere, e vivere e lavorare sono due cose pochissimo compatibili. Ho scritto la poesia che metto qui sotto, però adesso lavoro, mica sono un inconcludente parassita, adesso ci do dentro. Buon pomeriggio.
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Il mio tempo non lo impiego, lo butto. Lo butto e poi lo vorrei osservare dall'alto e da lontano, come un'aquila su una montagna. Con un certo distacco. Ma poi mi piace il tempo vicino. Giocato, dedicato, appassionato: il tempo denso, il tempo lungo, sporco, maneggiato, provato e riprovato, il tempo non desiderato, che accade e bon. Quel che mi piace più di tutto è stare con una persona e farlo volare, il tempo, però stando immersi nel tempo denso, come dentro a una bolla. Quello è uno sballo.
La vita è bella, lo so, è bella anche con i suoi guai e i suoi limiti, ma ogni tanto arriva quel qualcosa a stringerti alla gola. La vita è bella, non a caso è anche il titolo di un film sull'Olocausto, che mi è venuto in mente perché oggi è il giorno della memoria. Memoria che peraltro a volte sembra mancare proprio al governo di Israele. Ciao, buona serata!