ONE MAN TELENOVELA
Attenzione! Chi volesse vedere le puntate della mia ONE MAN TELENOVELA, tutte in bell'ordine, una per una, in fila, può cliccare qui sulla giocalista di YouTube. Se poi qualcuno ritenesse che tanto lavoro merita un compenso, come gli artisti di strada quando fanno passare il cappello, può mettere le banconote in una busta e mandarmele: via Pinelli 34, 10144 Torino. Grazie!
PAGINE AMICHE
- Fiordiblog
- Arsenio
- Piccolo cinema onirico
- Feaci
- Ben Vautier
- Libreria Massena 28
- Assunta
- Grane padane (di Jane)
- Guido Catalano
- Blanc de ta nuque
- Verba manent / Zu
- Se non ora quando
- Smemoratezze dal sottosuolo
- Nostra Signora dei Calzini
- Hedy Nerito
- Spatatumblr
- Surrealmente
- Francesco Vico
- Demianstudio
- YouTube: i miei video
- Spirale ciclica
- Sugar Modella
I MIEI BLOG AMICI
- Preferirei di no
- M.M.
- Defrag/Mental
- Ragazze interrotte
- respiro di frequente
- Anima in pena
- jbfletcher
- Angoli di casa
- Semiconduco
- Bellezza intrinseca
- Pessimo
- Il purgatoio
- ASSALTO AL CIELO
- Luci e ombre
- Mi capita di vivere
- Nowstrong
MENU
« Velocità e comunicazione | Piazza Barcellona: le pi... » |
Post n°547 pubblicato il 07 Febbraio 2009 da molinaro
Faccio per scrivere astuto, e mi scrive brutto. Faccio per scrivere sgonfia, e mi scrive rinnega. Faccio per scrivere Eva, e mi scrive età. Faccio per scrivere scusa, e mi scrive paura. Poi ci sono le parole che compaiono nel percorso. Se faccio per scrivere luminoso, alla fine mi scrive luminoso, sì, ma dopo cinque lettere c’è scritto lungo. E poi ci sono le sue parole di fantasia: se faccio per scrivere puttana, mi scrive sutuana, che chissà cos’è. E poi quelle che proprio si rifiuta: se faccio per scrivere vaffanculo, mi scrive taffaoc e poi si ferma e fischia. Taffaoc a te! Sono le parole del telefonino. Le parole intercambiabili che corrispondono agli stessi tastini e che il programma automatico detto «T9» combina alla sua maniera. Succedono cose divertenti. Se ne potrebbe fare un piccolo repertorio. Probabilmente qualcuno l’ha già fatto. Magari c’è dentro una filosofia, è il telefono che vuol dirmi qualcosa. Scrivo che sono astuto e lui mi ammonisce che no, sono brutto. Scrivo che qualcuno mi sgonfia e lui avverte che no, è peggio, mi rinnega. Scrivo di Eva e lui mi fa gentilmente notare che non ho l’età. E mentre chiedo scusa lui insinua che lo faccio per paura. Ma che telefonino saccente, però! Nell’immagine in alto a destra, L’attesa del fusillo, passata di pomodoro su ceramica smaltata, primo decennio del sec. XXI d.C. (Torino, collezione privata).
|
|
|
|
|
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: anita_19
il 02/07/2020 alle 09:15
Inviato da: lumachina85
il 22/03/2019 alle 09:19
Inviato da: molinaro
il 06/06/2017 alle 11:31
Inviato da: molinaro
il 06/06/2017 alle 11:26
Inviato da: molinaro
il 09/08/2016 alle 11:41
CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG
I messaggi sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.