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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Le prossime Olimpiadi invernali del 2026 si terranno in Italia. "Milano-Cortina" è la denominazione ufficiale della fondazione che puntualmente, per ogni evento ufficiale a livello mondiale, viene istituita per provvedere all'organizzazione e alla buona riuscita della manifestazione. Grazie alle dichiarazioni scritte e confermate, di un ex dipendente addetto alle risorse umane, si apprende che nel contesto della citata fondazione, non v'era alcuna possibilità reale di controllare i dipendenti, le loro funzioni e soprattutto, la loro operatività. Pertanto l'ex collaboratore oggi si chiede, per esempio, cosa facesse Lorenzo (Cochis) La Russa, che vedeva molto raramente in sede e addirittura, non sapeva di cosa si occupasse. Un mistero che non ha mai scoperto. Poiché è in corso un'inchiesta per corruzione e turbativa d'asta, avremmo anche noi domande da porci: cosa faceva Lorenzo La Russa (figlio del presidente del Senato)? Inoltre giacché siamo in tema, che lavoro hanno svolto, il figlio di Mario Draghi e la figlia della moglie di Fiorello sempre impegnati nella fondazione? Alle volte si parla di "parentopoli" e non si sa nemmeno di cosa si tratti. Potete fornire spiegazioni, chiedo per un amico!
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Ci sono un italiano, tre giudici, un parcometro e un tentato furto di 1,10 euro. Come dice signora Clotilde?...Ah, vuol sapere se mi accingo a raccontare una barzelletta? Sarò sincero, le sembrerà una barzelletta ma in realtà, è una storia vera accaduta nel nostro paese e per la sua dinamica, dovrebbe far ridere (con qualche lacrima) i lettori. L'italiano, un cinquantatreenne, era accusato di aver rubato da un parcometro, 1,10 euro e per tale reato, ha dovuto affrontare un processo...che non avrebbe dovuto mai iniziare, ossia, è stato solo un tentato furto e nessuna querela dalla parte lesa. Quindi, il primo processo l'ha affrontato senza alcuna ragione, ed è stato condannato. In appello (secondo giudice) si è giunti anche se si trattava di un "tentativo" di furto, doveva comunque rispondere di tale atto, proprio perché a danno di un bene destinato al servizio pubblico. Alla fine, giunti in Cassazione, la storia si è risolta al meglio: l'imputato è stato assolto e liberato da ogni incombenza. Pertanto: un tentato furto, mancanza di querela e un atto contro un bene utile al servizio pubblico, non sono bastati a "notare" e quindi a "discutere" che stavano parlando di...1,10 euro!!! Nessuno durante i primi due processi ha considerato la somma (sic) irrisoria e insignificante. Ora per concludere, vi fornisco la battuta finale, quella che, dopo le lacrime, vi farà ridere: tutto questo "ambaradan" è durato esattamente nove anni! Avete letto bene: nove anni di iter processuale per i tre gradi di giudizio, e solo per 1,10 euro...mai rubati. W l'Italia!
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Mi sembra, ancora una volta, giusto richiamare la vostra attenzione sulla sanità italiana: perdiamo colpi e scivoliamo verso un baratro piuttosto profondo. Il dott. Carlo Campiglia, svolgeva da trent'anni il ruolo di medico di famiglia a Busto Arsizio e purtroppo, ad aprile si è dimesso dal servizio pubblico perché ad una sua paziente alla quale teneva così come teneva a tutti i suoi pazienti, ha riscontrato un cancro da affrontare subito. Beh, senza farla alla lunga, la donna non è stata (purtroppo) accolta da nessun ospedale, ovunque si siano rivolti hanno trovato sempre porte sbarrate. Provati tanti ospedali in Lombardia, anche privati per affrontare urgentemente il caso, ma nessuno ha potuto dare disponibilità. La donna dopo qualche giorno è deceduta sul divano di casa sua, senza poter aver l'aiuto sperato. La famiglia ha pianto non solo la povera donna, ma ha dovuto anche subire tutti i "no" ricevuti che hanno provocato sconforto e desolazione. Il nostro dottore Campiglia invece, è rimasto "schifato" (sue parole pronunciate dopo il decesso): non avrebbe mai pensato che una persona, una sua cliente, potesse fare un fine del genere. Ha dato le dimissioni e con una manciata di anni in anticipo dalla pensione. La sua protesta non credo servirà a nulla, ma la storia raccontata alla stampa, ha provocato sicuramente delusione partecipativa e rancorose proteste verso chi ci sta conducendo in fondo al baratro. Non so se le chiacchiere sparate "ad capocchiam" dal governo abbaglieranno ancora per molto tempo gli italiani, so solo che una decisione l'abbiano già presa: "Assicuratevi, mettete soldi in fondi assicurativi, è l'unico modo per fronteggiare le emergenze", così si è espresso un esponente del governo. Meditate e chiedetevi come si possa accettare anche la morte, senza battere ciglio.
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Finalmente una buona, grande e significativa notizia. Arisa ha trovato l'uomo che cercava, il ragazzo che nemmeno nelle tante uova di Pasqua, era riuscita a trovare. Poverina, non meritava un destino del genere: grande cantante, bella donna e meritevole di essere fortunata, ha dovuto passare momenti tragici ma alla fine e spero tanto per lei, ha risolto il problema. Aggiungerei solo che l'avverbio, l'ho usato più per noi che per lei: "finalmente" finirà di rompere i gorgioni e di non lamentarsi più in ogni "angolo" della comunicazione. Lo sapevano tutti ormai: cercava l'uomo, non poteva farne più a meno, non è dato dato sapere per quale ragione lo cercasse, tuttavia, qualunque fosse lo...scopa...ops, lo scopo, mi auguro che rientri nei ranghi e la faccia finita.
Oh...poffarbacco!!!!
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Puntualmente, come ogni anno e dopo gli orali degli esami di maturità, cominciano ad emergere i primi strafalcioni durante le interrogazioni. Purtroppo gli svarioni riguardano un po' tutte le materie orali, questo dimostrerebbe anche come i giovani siano sotto pressione e vadano in tilt, perdendo sicurezza e chiarezza per quanto abbiano studiato. Prendiamo per esempio il ventennio fascista e le due guerre mondiali che abbiano segnato il novecento: per la "Marcia su Roma", c'è stato chi abbia sostenuto che si sia svolta il 28 giugno del 1922 mentre in realtà era il 28 ottobre, le foibe carsiche sono state un grande evento della prima guerra mondiale, mentre sono storia della seconda guerra mondiale. A proposito di scambi, le due bombe atomiche sono state lanciate sulle due città giapponesi durante la prima guerra mondiale, invece era la seconda. Il periodo storico che va dal '39 al '45, l'Italia era sotto l'influenza comunista, mentre Mussolini era considerato appunto un... comunista! Poi ci sono i puffi: uno studente ha sostenuto che vivano al confine tra Europa e Asia, mentre alla domanda: "Come si chiama lo stretto che collega il mare Egeo al mar di Marmara?", la risposta è stata decisa e perentoria: "Lo stretto di Gargamella!" invece dei Dardanelli. Gli ebrei sono stati chiusi nei campi di concentrazione, la Costituzione Italiana fu scritta nel 1968 in piena protesta giovanile, mentre il muro di Berlino è crollato nel 1948... e no abbattuto nel 1989! Nessuno sapeva che Pirandello avesse vinto l'Oscar al posto del Nobel, la famosa siepe del Leopardi, si è trasformato in un cespuglio, la "Divina Commedia" è stata scritta da Garibaldi, il "Decamerone" da Alighieri, Verga era esponente del "progressismo" e no del "verismo", D'annunzio estetista (invece di esteta), insomma mi fermo altrimenti commetterò anch'io qualche errore imperdonabile. Sappiate, tuttavia, che i prof, coloro che esaminano, non si sottraggono alla sofferenza perché colti in errore anche loro: uno non ha riconosciuto una foto celebre del grande Freud, mentre un altro ha sparato una cazzata da inorridire: le centrali nucleari funzionano a...combustione! Ho riportato parte delle sciocchezze emerse in quelle sedi di esami di stato, ma concluderò con Pascoli ritenuto un pittore e un quadro surreale di Dalì è stato attribuito al grande Marcel Proust! Ragà, fatevi un idea: giudicatevi da soli, cercate le cause di queste gravi mancanze e vi prego, fate il possibile perché nei prossimi anni io (se campo ancora) non possa leggere nessuna delle cazzate che avete detto! A proposito, anche voi prof, cercate di essere attenti perché anche voi le sparate grosse...
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