Oggi mi pregio fornirvi una importante notizia, un scoop che spero vi possa rendere felici così come lo sono io. Una notizia che ho letto con piacere perché indica una propensione verso un certo tipo di scelta, un orientamento che se corrispondesse alle effettive e reali esigenze del mercato natalizio che si avvicina a grandi passi, indicherà un bel cambio di direzione. La celeberrima fabbrica danese della Lego rischia di
non poter soddisfare tutti gli ordini ricevuti da tutta Europa dei famosi mattoncini colorati. Perché sono contento? Perché è un segnale, perché magari si torna a dare ai bambini i classici regali, quelli che si "devono" dare ad una certa età. Ormai videogiochi, tecnologia avanzata e altre diavolerie selvagge erano appannaggio dei bambini anche intorno ai 7/8 anni. Se la Lego ha richieste tanto da lavorare 24/24h in tutte le fabbriche disponibili, significa che il mercato ha dato chiari segni. Tanto è vero che la società danese si scusa in anticipo se non riuscirà a far fronte a tutte le ordinazioni già pervenute. Sono felice e spero, mi auguro che la maggior parte dei bambini abbia i tanto amati mattoncini. Sarebbe un tentativo di svolta, un cambio di quel cattivo costume dilagante e poco educativo. Se non andrà come mi auguro, allora significherà che il viaggio senza ritorno è già iniziato.