Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti. I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Da dove comincio? Beh, comincio proprio dall'indifferenza: quando siete fuori casa, quando passeggiate o siete in un bus, in metro o al parco, insomma ovunque siate, vi siete mai presi la briga di guardarvi attorno, attenti e guardinghi, prudenti e accorti, pronti a notare se tutto ciò che vi circonda sia naturale, normale e pacifico? Guardate mai in faccia le persone che incrociate? Vi siete mai chiesti, giudicando dal volto, se avessero problemi o se sembrassero sereni? Sono domande precise, tese a capire quanto la nostra indifferenza sia latente e consueta, quanto siamo pervasi dalla noncuranza, impassibili verso il nostro prossimo. Ora vi mostro un breve filmato, seguitelo e non preoccupatevi della lingua, il video è molto chiaro, basta guardare:
Voglio subito tranquillizzarvi: il bambino è un attore e recita bene. In Nuova Zelanda, la polizia ha voluto girare questo video per testare quanta gente sia pronta, disponibile ad accorgersi del ragazzino che fruga nella spazzatura. In mezz'ora circa, hanno calcolato che almeno cinquecento persone abbiano visto il povero affamato. Solo una decina di persone si sono fermate a parlare con lui per cercare di aiutarlo. La Nuova Zelanda non si può definire un paese incivile eppure, l'indifferenza è quasi totale, la gente non ha tempo per notare e se nota, non ha voglia di "immischiarsi". La polizia ha girato questo video per formare i nuovi poliziotti: loro devono essere in sintonia con questi casi, l'empatia deve prevalere e metterli nella condizione di notare tutto ciò che accade per strada. Non accorgersi e attivarsi per il piccolo, è un brutto segnale, non solo per chi voglia fare il poliziotto, ma soprattutto per la gente comune: sempre meno attenta, sempre menefreghista e sempre meno disposta all'aiuto, all'assistenza immediata di chi abbia bisogno. Stante così il pianeta, dove pensate che arriveremo? E soprattutto, ci arriveremo?
Purtroppo, i bambini sono sfruttati dagli adulti per impietosire. Quante mamme con i pargoli in braccio si appostano sui marciapiedi? Come tu hai ben detto, sono le autorità a doversene prendere cura. Noi, possiamo solo regalare qualche spicciolo o comprargli un panino. Preferisco la seconda. I soldini, non se li mangia il bambino, bensì chi lo manipola. Ciao Carlo.
Quelli sono i questuanti che recitano con le...comparse! E' un altro discorso che comunque fa pena e tenerezza. Vanno aiutati anche loro ma con un'attenzione diversa.
Buon giorno Laura.
E' vero, hai ragione, ma credo solo in parte. Ad esempio io ho trovato una grossa differenza tra quello che può essere una realtà come Milano e Pavia, o tra Pavia e la provincia. Più ti allontani da una metropoli e più esiste ancora un'umanità, la gente a meno paura ed è meno diffidente. A me è capitato di dare una mano ad una donna anziana che si era incasinata ad un distributore automatico di benzina, questa non sapeva più come ringraziarmi, mi ha dato le chiavi dell'auto per spostarla. Fossimo stati a Milano come mi sarei avvicinato avrebbe chiamato subito la polizia. A parte il tuo filmato che può essere autorevole in quanto è didattico, tieni presente che molti usano e montano questi filmati a piacimento per supportare loro teorie. Buona giornata Carlo
Vedi Giorgio, la realtà di cui parliamo è proprio quella che tu indichi: la grande città, la metropoli. Ossia, là dove v'è l'aggregazione e l'accentramento. E' normale che se tu incontrassi nel tuo condominio (è un esempio) una persona che abbia bisogno di aiuto tu istintivamente ti prodighi per darle soccorso. Ma se sei nel concentrato di una via metropolitana, con centinaia di persone, sarà difficile che tu possa notare qualcuno che con te, soccorra un bisognoso. E' l'istinto al contrario, è un involontario delegare ad altri, è la mancanza di tempo, è la solita storia del "Tanto c'è chi si preoccuperà!". E' questa la vera indifferenza, quella che viene manifestata sempre di più là dove c'è più confusione. Per le bufale, hai ragione, ma ci sono situazioni (come in questo caso) che non hanno bisogno di essere verificate, le viviamo sulla nostra pelle tutti i santi gironi.
Buona e proficua giornata Giorgio.
Molto bello questo video mio caro Carlo, che pone l'attenzione sul male peggiore di tutti..a mio modesto avviso..appunto l'indifferenza, che uccide lasciandoci in un isolamento completo, sia pur in un mare di gente. Sono scene che vediamo giornalmente anche nelle nostre vie..e non solo da parte di immigrati. Un'amara realtà questa, che dilaga sempre più tra le classi meno abbienti della nostra popolazione. Un plauso va alla Polizia neozelandese che ha deciso di scoperchiare questo pozzo di omertà sociale, che ci sta conducendo sempre più verso una giungla, dove il più forte, in termini di mezzi di sussistenza, prevarrà su tutta la massa informe che invece, vive di stenti! Sviluppare empatia è una grande sfida volta a farci comprendere il disagio imponente vissuto da altri da noi. Una canzone diceva.."..gli altri siamo noi.." ma in pochi l'hanno compreso. Poveri noi..spero in una rivoluzione copernicana..che scuoti le nostre coscienze! Una buona giornata mio caro e attento Amico..un abbraccio..XOXO..
Sei entrata nel senso del post!!! Brava Rosa, esattamente ciò di cui dovremmo preoccuparci. La sceneggiata con il bambino è solo un ramo secco dell'albero della indifferenza, ci sono altri rami che andrebbero recisi: sentirsi male per strada, un bisogno diverso per cui una persona possa aver bisogno di una mano, ecc.ecc. Insomma, il nostro prossimo si definisce così perché è esattamente quello ci sta vicino, alle costole, in prossimità. E se non ci accorgiamo di chi ci sta "addosso" metaforicamente, di chi dovremmo?
Grazie Rosetta, ti abbraccio e buon lavoro.
XOXO.
Ciao Carlo. Bellissimo post. Purtroppo non è l'indifferenza della gente, e' le fregature che prende. Sbaglio? Ogni giorno, ogni momento c'è gente che chiede. Cosa fare? Dino
E'vero, ogni giorno c'è gente che chiede e nelle forme più disparate: anche le nostre cassette della posta, testimoniano le tante richieste. Tra l'altro non v'è giorno che in tv, molte associazioni che curano malattie (ci aspettiamo che nasca una Onlus per la cura e la protezione dell'unghia incarnita), sono presenti con il classico numero speciale per le donazioni. Ecco, a queste richieste ognuno risponde come meglio crede, ma l'indifferenza a cui mi riferisco è quella che si può toccar con mano, quella del prossimo vicino a noi. Quella è reale, vera e più immediata.
Buon giorno Dino.
La gente se ne frega, non guarda, guarda ma resta indifferente perché non vuole fastidi come il dover dare le proprie generalità alle forse dell'ordine, descrivere i fatti, firmare verbali o altro, succede dappertutto. Ora, è vero che si deve diffidare da chi chiede soldi ed è già ubriaco, ma ci sono situazioni di difficoltà reale. Recentemente ho visto un uomo abbastanza giovane seduto per terra sotto un portico davanti ad un negozio chiuso adiacente ad un bar affollato, provava più volte ad alzarsi ma non riusciva a reggersi in piedi, impossibile che tutta la gente seduta nei tavolini esterni non l'abbia visto, si giravano tutti dall'altra parte. La stazione dei Carabinieri era poco vicina, stavo per andare a segnalare la cosa in quanto da sola non avevo la possibilità di fare niente, quando è arrivato un Carabiniere, l'uomo aveva fame per quello non stava in piedi, i commenti della gente del bar: "Se aveva fame poteva andare alla mensa dei poveri" e se fosse stato straniero? Se non avesse saputo che c'era una mensa dei poveri e dove era? Se non ce l'avesse fatta ad arrivarci? No, niente giudizi ed indifferenza completa. Mai che ad una persona venga in mente che si potrebbe trovare nelle stesse condizioni oppure ci si potrebbe trovare un figlio, meglio fregarsene, tanto non è compito loro occuparsene. Nel video la cosa è ancora più tremenda in quanto si tratta di un bambino che recita benissimo. Buona l'iniziativa di girarlo per formare nuovi poliziotti, dovrebbero farlo anche qui, ma non basta, l'egoismo e l'indifferenza sono estremi. Vuoi una risposta: no, non ci arriveremo!.. Buona giornata amico mio.
Temo anch'io che non ci arriveremo! Allora delle due l'una: o ce ne freghiamo altamente e continuiamo così, oppure ognuno nei suoi limiti, faccia il possibile per non mostrare indifferenza sempre e comunque. Ribadisco: non si tratta di elemosine, di aiuto economico e donazioni pressanti come capita da un po' di tempo a questa parte. Per questi casi ognuno si regola come meglio crede. Qua parliamo di immediatezza, di aiuto impellente per qualcuno che vicino a noi, abbia veramente bisogno di una mano.
Ciao Rosa, buon lavoro.
Peppe, il buon samaritano ha colpito i credenti, ma vedo che anche noi spesso travolti dal "traffico stradale", ingolfati e presi dalla "carovana" di passanti, manco per l'anticamera del cervello ci passa l'idea di prestare attenzione al nostro prossimo!
Buona e bella serata carissimo amico.
Infatti, è più facile che in piccoli centri si sia meno distratti e più "immischiati". Il problema esiste tuttavia e produrrà nel lungo periodo situazioni molto imbarazzanti. Meditiamo.
Buona sera Mara.
ho appena visto il video che posti, mi e' capitato di offrire un dolce a chi chiedeva qualcosa per mangiare e mi sono sentita dire " no grazie, tutti dolci offrono" , ma anche in un panettiere ho preso della pizza per un ragazzo di colore che chiedeva l'elemosina e l'ha rifiutata perche' tutti avevano offerto pizza , vogliono soldi. Io nei due casi ci sono rimasta male, anche qui forse un tantino di indifferenza ... solo un tantino.
In realtà su questo tema, l'elemosina in genere è fuori discussione: consideriamo invece malori, aiuto in genere, un pacco pesante che qualcuno debilitato si trascina dietro ecc.ecc.In queste circostanze si manifesta l'indifferenza verso il prossimo. Quelli che elemosinano per strada insospettiscono proprio per le ragioni che hai descritto. Cerchiamo di notare il nostro prossimo bisognoso, specie quando ci è...molto prossimo per strada.
Buona serata Anto.
Gli uomini arriveranno, se avranno il coraggio di farlo, a guardarsi con schifo. Non è il caso di andare in Nuova Zelanda per vedere queste scene, che io vedo quotidianamente in una piccola città di provincia. La maggior parte delle persone che girano per le strade non sono conosciute, è molto diverso da quando uscivi e non facevi altro che salutare e fermarti a fare quattro chiacchiere Ora andiamo di fretta , con la mente ai nostri pensieri e non ci guardiamo intorno. Perchè il mondo intorno a noi ha gran bisogno della nostra attenzione. Un pasto al giorno a qualcuno è solo una grande gioia.
Buon pomeriggio mio caro!
Siamo sulla strada buona se continuiamo di questo passo: saremo zombi che vagano ognuno per fatti propri senza che ognuno si preoccupi dell'altro. Apocalittica visione di un mondo non troppo lontano.
Sai che penso sempre? Se mi dovessi ridurre a barbona forse qualcuno aiuterà anche me, io non posso vedere soffrire la gente, e so che anche questo non va bene, infatti vengo spesso rimproverata...
Non pensiamo a noi, a se accadrà e quando potrebbe accadere. Pensiamo ad oggi se vogliamo che domani vada meglio per tutti.
Un abbraccio Giovanna, buona sera.
è verissimo quello che scrive la signora su, quando si cammina a piedi ci s'incontrava...adesso o in auto o a piedi non conosci più nessuno perchè nessuno ha il tempo più di fermarsi troppo occupati sopratutto mentalmente a correre e rincorrere ciò che riteniamo bene per noi, dovremmo capire che è un bene immenso sopratutto per l'anima aiutare chi ha bisogno alle volte basta un semplice sorriso. è vero che qualcuno vuol soldini ma uno da quel che si può, ormai siamo in una società senza fede e senza anima ovvio non faccio di tutta un'erba un fascio....i buoni ci sono grazie a Dio.Ti abbraccio Carlo; blog? chissà forse più avanti...è un impegno anche quello. ciao fra
Vedi Fran, io ho escluso l'elemosinare proprio perché oltre ad essere molto ricorrente (non c'è un posto, un angolo che si salvi), è diventato un uso corrente e dubbio: vogliono solo soldi! Ognuno se vuole dà a suo piacere. Qui parliamo di "pronto soccorso" ovvero, di immediata assistenza per persone debilitate, colte da malore, affaticate da un peso che trascinano, che si apprestano a salire su un mezzo pubblico e non ce la fanno, di attraversare la strada ecc.ecc. Ecco chi sono, questo è il nostro prossimo che ha bisogno della nostra lesta attenzione. Meditiamo su questo e non tiriamoci indietro se è possibile aiutare.
Buona sera mia cara. Ho visto...io sono qua!
questo video la racconta lunga su quanto indifferenti siamo gli uni verso gli altri. il bambino è quasi da Oscar. la gente comune non merita neppure l'aggettivo *umano*. l'indifferenza è nebbia al cuore.una brutta sensazione quando ci accorgiamo di esserlo - perchè non sempre ce ne accorgiamo, eh!- presi fra i 1000 nostri problemi quotidiani. buon pomeriggio, Carlo :-)alla prossima ...
Saremo alla lunga un viavai di zombi barcollanti su strade del centro affollate per lo shopping! Comprare cosa, non lo so! Cosa potremo comprare se no flaconi di sangue? Una visione da fil horror esagerata ma così appariremo se non porremo rimedio alla nostra dilagante indifferenza.
Ti abbraccio e buona serata Elena.
Il che è un bel paradosso, se si pensa che, al contrario di quanto accade in questo filmato, in TV i programmi d'intrattenimento con più successo sono i reality show, poi le ospitate inaudite di delinquenti, figli di criminali (perché per combattere la mafia bisogna conoscerla.. dice il padrone di casa), poi c'è il famigerato facebook dove delle persone intervistate in tv hanno dichiarato che lo usano esclusivamente per farsi gli affari degli altri. Poi senza scomodarsi ad andare tanto lontano, basta leggere qui dentro che quando c’è baruffa nell'aria i blog incrementano gli accessi.. insomma tutto, ma proprio tutto per curiosare nelle vite altrui e, al tempo stesso, vivere in un'indifferenza paralizzante, non so, ma è forse paura? Buona serata ciao!
Hai colto un aspetto interessante con la tua osservazione: vero, sui social siamo presi, non conosciamo l'indifferenza, anzi, più entriamo nei kakki degli altri e più siamo coinvolti, più ci sentiamo appagati. E'quindi il contesto, l'atmosfera che ci rende disponibili e pronti. Magari ci battiamo verbalmente, facciamo le comari e sparliamo a destra e a manca, quindi tutto ciò ci fa sentire partecipi. Però, là fuori c'è una realtà che preme, che sensibilizza le nostre coscienze e la nostra indifferenza in tal caso, altro non è che frutto di paure e pregiudizi.
Buona serata a te Spiky.
L'indifferenza?...Mi vien conto di pensare alla sofferenza sottaciuta nello sguardo assente:è il primo sintomo della morte in vita........Un salutone.......W......
Nel caso del video proposto, il bimbo è un attore.Sappiamo bene, però, che ciò accade anche nella realtà. Essere indifferenti ad una scena del genere,persino accostandosi al contenitore per gettarvi un fazzolettino ed essere indifferenti alla scena, mi pare inconcepibile. Se ciò accade, significa proprio che la gente ha perduto ogni valore di umanità e di condivisione. E' un automa senza
più cuore e senza il minimo interesse per il prossimo che le è intorno e pensa esclusivamente a soddisfare se stessa e i suoi più stretti bisogni.Dove andremo? Ci sono tutti i presupposti per non arrivare molto lontano,se non ci decideremo a cambiare rotta. Buona serata, Carlo.
Reazioni diverse da parte degli altri, ma tutti esprimono della classica indifferenza mista alla "sorpresa". Arriveremo ad essere tutti zombi mia cara. Non vedo molte soluzioni se non riflettiamo e non ci attiviamo per essere solidali con il nostro prossimo. Solidali non significa elemosina, ma aiuto concreto, parlare, chiedere, consolare, attivarsi concretamente nei limiti del possibile.
Buona giornata mia cara MT.
Comprendo bene che il protagonista di ciò è un ragazzin, ma lo stesso mi ha fatto riflettere, e anche tanto!!!!
L'indifferenza è il male di questo secolo? Direi che piano piano, col passare degli anni e nel mondo occidentale, siamo diventati ogni giorno un pò più indifferenti, apatici, insensibili, distaccati forse è questa la parola, distaccati. Non tutti naturalmente, ma la percentuale è molto alta. L'indifferenza, l'egoismo, il menefreghismo, verso altri e sempre stata una piaga sociale, tante cose vere sono state dette da altri fonti, egoisti si nasce e poi si rimane indifferenti a tutto, nessuna cura può guarire l'egoismo e la cecità degli "uomini", siamo tutti coinvolti in questa piaga sociale. Notte Carlè.
Dici bene, un concentrato esplosivo del peggio che l'uomo riesca ad esprimere e a manifestare: egoismo, apatia, insensibilità, distacco. Una piaga sociale che ci renderà zombi inutili e assenti. Riflettere è il minimo che si possa per comprendere che non occorre molto, in caso di necessità, dare una mano a chi abbia bisogno: aiutare ad attraversare, a salire su un mezzo pubblico,ecc.ecc.
Buona e proficua giornata Nina.
molto triste, soprattutto se si pensa che, filmato a parte, ci sono un sacco di situazioni reali che mostrano quanto, indifferenza, ci stia imbruttendo. Pensa ai campi profughi che assomigliano sempre più a campi lager, pensa a tutte quelle situazioni in cui i bambini saltano l'infanzia per ritrovarsi a vivere soli e da adulti (femomeni vistosi in Brasile)abbandonati dai genitori ed alla mercè della malavita... spesso rapiti per diventare pezzi di ricambio per ricchi senza scrupoli.
E' vero, l'indifferenza è il male peggiore di questo mondo... buona notte Carlo :)
E se non ci attiviamo subito per tentare di cambiare questo brutale atteggiamento, sarà peggio e finiremo a camminare come automi con un microchip nel cervello che ci parlerà di tutto e di tutti, ma no della realtà che ci circonda per strada!!!! Apocalittico? Forse, ma no impossibile.
Ti abbraccio e buona giornata mia cara.