Festa della Mamma e come al solito, siamo tutti felici e disponibili a festeggiare questa ricorrenza molto sentita. Avverto tuttavia, che non vi sia poi tanta voglia di festeggiamenti per un motivo semplicissimo: torna impellente e prepotentemente alla ribalta, il noto problema del lavoro femminile e delle mamme che dovrebbero e vorrebbero badare alla famiglia. Proprio per questa ricorrenza, la "UECOOP", servendosi di dati forniti dall'Ispettorato del Lavoro, registra che ogni santo giorno, in media ottanta donne lasciano il lavoro per dedicarsi alla famiglia. Le cause che costringono a prendere questa decisione fatale, sono tante: crisi economica, precarietà di molte professioni, impegni pressanti, ritmi insostenibili e infine, le incertezze sul futuro immediato che procurano dure prove per le famiglie. Se poi consideriamo che i posti negli asili nido consentono di accettare solo un bambino su quattro, allora c'è da rendersi conto che v'è solo una soluzione: lasciare il lavoro e dedicarsi a famiglia e figli. Esiste tuttavia un welfare privato che permetterebbe di servirsi di un posto certo e sicuro per i bambini: vi sono benefit per sorreggere chi non possa rinunciare al lavoro e allo stesso tempo abbia bisogno di servirsi del nido. Generalmente sono servizi che offrono solo grandi aziende e quindi non tutti ne usufruiscono e pertanto, arriviamo a quella insostenibile media di ottanta donne al giorno che non potendo accedere alle buone possibilità, deve assolutamente rinunciare al lavoro e rimanere a casa. Per loro beffa e danno. Ecco, a queste donne oggi io rivolgo il mio pensiero: lavorare è un diritto sacrosanto ma anche la famiglia che avverte la mancanza della donna e della mamma, è un priorità insostituibile; per cui auguri a tutte le mamme e in particolare un augurio speciale per quelle mamme che vorrebbero essere aiutate per vantare il diritto al lavoro e esercitare contemporaneamente, il dovere verso la famiglia. Sarà mai possibile?