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« SLOW AND CALM...FAMOSE D...OGGETTI...SMARRITI »

"DOVE ABBIAMO SBAGLIATO?"

Post n°4072 pubblicato il 20 Ottobre 2021 da monellaccio19
 

 

 

 

Circa due settimane fa, davanti ad una scuola nel cosentino, un ragazzo ha pestato a sangue un coetaneo. La notizia non fa scalpore, non ci indigna più di tanto, poiché le notizie del genere riempiono le cronache dei media. Ieri, dopo una quindicina di giorni, un sedicenne ha confessato al suo papà di essere lui l'aggressore del quattordicenne: "Sono stato io a menarlo...". Immaginate il padre, basito e immobile, mentre ascolta il racconto del figlio. Passano momenti angosciosi, la famiglia disperata è incapace di reagire a caldo, di fronte all'accaduto si pone una domanda: "Dove abbiamo sbagliato?". Direi che per un genitore sia dignitoso e opportuno porsi il quesito: pensate che nella maggioranza dei casi del genere, sono ben altre e diverse le reazioni, in particolare, quella di "coprire" un figlio. Ovvero, l'amore e la istintiva tendenza, spingono un genitore a creare una cortina di ferro, affinché nessuno tocchi il figlio e ancora peggio: "No, non è possibile, mio figlio non va in giro a picchiare la gente!". Negare, negare sempre e cercare giustificazioni, reazioni che possano difendere il ragazzo. No, il papà, ha seguito la giusta strada, ha fatto quel che doveva: ha denunciato il ragazzo presentandosi dai carabinieri con gli avvocati. Credo che le argomentazioni della famiglia siano ciò che dovrebbe essere il credo di ogni famiglia: valori, educazione, rispetto, è ciò che ha vantato il papà in una lettera aperta: una chiara posizione che non avrebbe mai pensato di disattendere né lui, né sua moglie, né sua figlia che frequenta la stessa scuola del fratello e che potrebbe, dopo la spontanea denuncia, sentirsi molto a disagio per la bravata del fratello. "Riteniamo giusto che nostro figlio impari ad assumersi le proprie responsabilità, nonostante sia ancora minorenne". Una desolante conclusione per un padre che dinanzi alla forte delusione, non si convince facilmente dell'azione fuorilegge del figlio, per semplici e chiari motivi. Sentirsi non più uniti, ispirati dagli stessi principi basati sulla correttezza, l'accoglienza e i basilari concetti di educazione civica e sociale. Infine la domanda è posta a chi evidentemente possa fornirgli una risposta: "Dove abbiamo sbagliato?". Credo sia questo il nòcciolo del caso: un padre che si pone pubblicamente questa domanda è "raro" ma  onesto, dignitoso e capace di ammettere gli errori. Inoltre ha chiesto scusa alla famiglia del ragazzo picchiato. Che ne pensate? 

 
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Commenti al Post:
elyrav
elyrav il 20/10/21 alle 09:49 via WEB
Purtroppo nonostante dai i tuoi valori ai figli poi si impattano con la società e con le persone che frequentano la scuola e la società in genere. E quindi certo ti puoi chiedere dove hai sbagliato, non c'è un libretto di istruzioni per i figli. Ma alle volte non è colpa tua. L'insegnamento di questi genitori sicuramente è importante, il figlio si prenderà le sue responsabilità. Anche io non so come si comporta mia figlia "la fuori" e me lo chiedo spesso. Ho i riscontri dei professori per quanto riguarda la scuola. Però poi non so. Mi piacerebbe essere una mosca e poterla seguire senza essere vista. Avevo scoperto che buttava le immondizie a terra e l'ho "sgridata", le ho sempre parlato dell'importanza dell'ecologia e del rispetto del proprio ambiente. Nel mio piccolo anche questo mi ha fatto male e non ha picchiato nessuno ma è una brutta cosa comunque. Spero non lo faccia più ma non ne sono sicura. Deve capirlo e le spiego che il mondo si "sporca" così. Un pò come certe azioni sporcano la società. Speriamo capiscano ... serena giornata
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 20/10/21 alle 10:26 via WEB
Capisco e sono con te. La verità è che io sono un po' oltre. Hai ragione, là fuori c'è un mondo che improvvisamente ti presente un "conto" pazzesco per qualcosa che ti fa cadere dalle nuvole. Tuttavia, l'unica strada da percorrere è il continuo, costante dialogo quotidiano con i figli. Ovvero, se abbiamo instaurato un buon rapporto con loro, sin dalla "nascita" e mantenuto lo standard minimo con loro, quel continuo dialogare e relazionarsi, aiuta a star "vicini vicini" e a conoscere non solo le loro frequentazioni, ma anche cosa fanno e come perdono il tempo quando sono insieme. Questo lavoro ai fianchi, se fermo e reiterato, diventa un rapporto di profonda amicizia. Se tra genitori è figli c'è amicizia vera, sincera e leale, allora direi che l'alchimia sia perfetta per non essere stupiti. Il ragazzo ci ha messo quindici giorni per confessare al padre il suo gesto. Ma come vedi...lo ha fatto! Significa che con il padre si è sempre confessato. Buon giorno Ely.
(Rispondi)
 
 
 
elyrav
elyrav il 20/10/21 alle 11:19 via WEB
Sì certamente. Infatti con mia figlia cerco sempre di parlare. Ieri l'ho accompagnata alla fermata in auto e abbiamo "giocato", sì ci facevamo il solletico, lei mi ha scritto che è stato bello. Io ci provo a fare la mamma amica. Cerco di darle comprensione e quando ho visto che ha buttato le immondizie a terra sono scesa le ho raccolte e le ho detto che non era quello che le ho insegnato per anni. Che il mondo dobbiamo proteggerlo perchè è questo che ci hanno donato e se lo roviniamo ci torna indietro. Poi mi auguro che si comporti bene, che abbia rispetto delle persone sempre e comunque. Anche se le mancano di rispetto. Sì lo ha fatto quindi si è sentito di poter parlare con il padre. Ho letto su FB la lettera del padre, mi ha commossa, posso capire cosa provano questi genitori. I figli sbagliano, spesso anche per le compagnie. Devi dimostrare di "essere figo" e quello generalmente vuol dire far cagate di cui poi ti puoi pentire. L'importante è che ci si ponga rimedio. Buongiorno :)
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 20/10/21 alle 11:40 via WEB
Lo so, è dura ma necessità la tenacia. Poi, se sarà destino che vengano "travolti" da bestie vaganti, allora siamo passivamente...colpevoli. Sai? Il fiuto dei genitori è importante: osservarli è molto importante, si notano i momenti non sereni, l'impaccio, l'assenza anche quando sono presenti. Insomma, bisogna mettercela tutta per non sentirsi poi esclusi dalla loro vita e avere rimorsi per ciò che potrebbe accadere. Buona giornata a te Ely.
(Rispondi) (Vedi gli altri 4 commenti )
 
 
 
 
elyrav
elyrav il 20/10/21 alle 12:10 via WEB
Sì ci vuole starci dietro ... ma è l'unica che ho e va bene così :) ciaooooo
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 20/10/21 alle 12:17 via WEB
Fai ciò che devi, in questi casi comandano solo cuore e anima. Ciauz.
(Rispondi)
 
 
 
 
elyrav
elyrav il 21/10/21 alle 07:58 via WEB
Concordo :) cuore e anima!!! Buongiorno
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 21/10/21 alle 08:07 via WEB
Buon giorno a te mia cara.
(Rispondi)
 
licsi35pe
licsi35pe il 20/10/21 alle 11:53 via WEB
Viviamo in una giungla: non abbiamo nemmeno la libertà di esprimerci...chi ci ascolta potrebbe essere armato. Il padre non ha sbagliato, è ammalata la società, mancante dei valori essenziali e se uno ci casca, apprende ciò che certamente il padre non gli ha mai insegnato. Apprezzo il gesto del padre: la responsabiklità s'impara anche attraverso una giusta "denuncia". Certamente, in famiglia, non si respirerà aria di serenità come prima ma la coscienza, nel giusto, vale molto di più. Passerà...in fondo, il ragazzo si è pentito ed ha confessato, mi pare buon segno. Un salutissimo, Carlo, ciao!
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 20/10/21 alle 12:07 via WEB
Infatti, la confessione al padre, dimostra che abbia sofferto per due settimane tenendosi dentro quel segreto, ma il riferire tutto dimostra anche che v'è alla base del rapporto, sincerità e rispetto. Chissà come siano andate le cose tra i due ragazzi, menarsi per quale motivo? Intanto è un bene saperli uniti, raccolti nei loro pregi e doti: famiglia salda, pronta ad assumersi le proprie responsabilità. Per quanto ci si comporti bene nella vita, c'è sempre un momento critico in cui la vita ti chiede di saldare un conto. Buon pranzo mia cara Licia.
(Rispondi)
 
MARGO129
MARGO129 il 20/10/21 alle 12:10 via WEB
Intanto penso che il gesto di questo genitore sia un esempio da imitare... Gli errori che le famiglie fanno oggi a mio modesto parere sono: troppa libertà.. poca severità.. accontentarli su tutto e in tutto... I ragazzi oggi tendono a imitare soprattutto le cose negative spesso senza riflettere.. ma la cosa più grave è che non pensano alle conseguenze che possono causare prima di tutto a loro stessi e di conseguenza alle loro famiglie... Che tristezza!... BuonaGiornata Carlo e buon pranzo ...
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 20/10/21 alle 12:20 via WEB
Vero e per questo come dicevo anche più su, è necessario un buon rapporto amichevole con i figli. Relazionarsi sempre, chiacchierare continuamente, farli sentire a loro agio e tutto ciò deve avvenire sin dalla nascita. Solo avvertendo il rapporto da "fratello a fratello", c'è la buona speranza che ci sia sincerità, lealtà e richieste di aiuto. Ciao Margò, buon pranzo a te.
(Rispondi)
 
g1b9
g1b9 il 20/10/21 alle 12:31 via WEB
Intanto non riesco ad immaginare come possa essersi sentito il ragazzo, che per due settimane si è tenuto questo segreto penoso nel cuore, e soprattutto come abbia potuto, se non è un bravo attore. Dove abbiamo sbagliato? Questa domanda fa pensare magari alla non troppa attenzione, che è stata data al figlio, convinti spesso di fare il massimo per i propri figli, quando si cerca , a parole e soprattutto con l'esempio di dare loro la migliore educazione in ogni ambito della vita privata e sociale, agendo in modo che i propri figli apprendano i valori della famiglia e le regole del giusto comportamento. Apprezzo che questo padre non abbia protetto il ragazzo, ma l'abbia denunciato , mettendolo di fronte alle proprie resposabilità.Tuttavia forse un po' di disattenzione ci sarà stata Possibile che in casa non si sia parlato di questo episodio, avvenuto a scuola, quindi nel resoconto quotidiano dei ragazzi ai genitori ? Torno al principio del commento... forse in quella casa, involontariamente, non c'era la giusta attenzione. Come non accorgersi che tuo figlio ha un comportamento strano? Troppa sicurezza o fiducia non aiutano a crescere bene un figlio. Spero che questo papà sia arrivato in tempo. Buona giornata , Carlo.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 20/10/21 alle 12:48 via WEB
Io sono sempre stato un sostenitore del rapporto con i figli che nasce sin dalla nascita. Ovvero, una continua attenzione, costanza nel trattarlo al meglio e, con l'avanzare degli anni, un rapporto, una relazione continua con loro. Come due amici sinceri e leali che si raccontano tutto e tengono fisso il punto di riferimento. Se funziona così, i rischi sono ridotti al minimo: raccontare qualunque cosa accada fuori di casa. Poi l'altro segreto e guardarli, osservarli in continuazione, ossia, capire se sono tranquilli, sereni, presenti e senza problemi. Io credo che il ragazzo si sia macinato il cervello pensando se doveva riferire o meno al padre. Ha sofferto dentro e questo dimostra che aveva un buon rapporto con il genitore: alla fine è crollato e ha raccontato tutto. Ci sono segni positivi, lui voleva raccontare e il padre lo ha denunciato. Ognuno assumendosi le proprie responsabilità. Buone radici in famiglia, non c'è dubbio. Si è trattato di un incidente di percorso e bisognerebbe conoscere le cause dello scontro. Buon pranzo Giovanna.
(Rispondi)
 
diego2020200
diego2020200 il 20/10/21 alle 13:09 via WEB
Il paradigma che corre veloce quasi in modo universale è la domanda del genitore: cosa ho fatto ? o non ho fatto. Il ragazzo oggi vive più in una comunità che dentro la famiglia, quindi i valori ricevuti fino a 8-9 anni cominciano a scolorirsi di fronte a quelli, ammesso che lo siano, quelli che vivono i ragazzi quando sono fuori di casa. La comunità è diseducativa, la società è diseducativa e restituisce alla famiglia figli che vivono i contrasti e le contraddizioni di una realtà sempre più violenta. Una volta lo scontro fisico a scuola o nelle compagnie di ragazzi che oggi chiamiamo pure "gamg" erano rari. Oggi quella sorta di leadership perversa attraversa tutte le età. Genitori che picchiano i professori perchè non hanno dato 6 al figlio, ragazzi che aggrediscono quei poveretti che dormono sulle panchine. Li chiamiamo "clochard" perchè non abbiamo coraggio di chiamarli in italiano e per nome. I ragazzi vivono fuori di casa, ecco "gli esempi" che ricevono, quindi sotto accusa dovrebbero essere tutte le istituzioni e le "agenzie" che non trasmettono più nulla perchè sono vuote di tutto. Potrei continuare ma credo che il mio contributo sia abbastanza chiaro.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 20/10/21 alle 17:13 via WEB
Ci sono tante potenziali situazioni di disagio oggi nella nostra opulenta società. I ragazzi sono attratti in baratri che non conoscono e imparano a frequentarli azzardando e affidandosi alle cattive compagnie. Quelle che molto spesso i genitori non conoscono e che i figli non raccontano. Siamo sempre ad allargare il panorama e constatare come spesso e volentieri, anche ragazzi educati e formati in famiglia, fuori si comportano contravvenendo agli insegnamenti ricevuti amorevolmente in casa. Tutto è possibile e in fondo, anche se abbia impiegato due settimane, il ragazzo ha sofferto in silenzio decidendosi a raccontare tutto al padre. Fosse stato smaliziato e già fuori dai buoni insegnamenti, probabilmente avrebbe taciuto aspettando che venisse a galla il suo lato peggiore. Buona sera Diego.
(Rispondi)
 
diego2020200
diego2020200 il 20/10/21 alle 14:18 via WEB
ho scritto un commento ma non è stato pubblicato ho sbagliato qualcosa io ??
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 20/10/21 alle 17:06 via WEB
Presumo sia quello sopra questo! Io ho la moderazione attiva e quindi sblocco i commenti quando rientro sul blog. Non dovrebbero esserci problemi se mi confermi che quello che ti manca all'appello, sia sopra a questo. Bye Diego.
(Rispondi)
 
Spiky03
Spiky03 il 20/10/21 alle 16:04 via WEB
Io ho visto solo che c'è tanta violenza in questa nuova gioventù, le famiglie non possono (almeno in parte) essere responsabili di una cattiva educazione oppure per assenza di dialogo. Si è soliti pensare che se un giovane cresce in un ambiente sano, con vari valori e principi, non possa arrivare a fare certe cose, invece abbiamo visto anche da fatti di cronaca che non è sempre così. Perché non hanno voluto scrivere il motivo, per cui questo ragazzo si è scagliato contro l'altro ragazzo, con tanta violenza.. la solita scenata di gelosia per una ragazza? Poi quello che mi domando è perché la vittima non ha denunciato subito l'accaduto? Mi sembra il solito articolo ad hoc per voler proteggere ad ogni costo questa malsana gioventù! You have a great day, monel;)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 20/10/21 alle 17:17 via WEB
Mia cara, racconti una potenziale verità e non sono in grado di dissuaderti, perché questo è il contesto in cui crescono i ragazzi di oggi. Quindi è legittimo il tuo racconto anche se potrebbe avere solo il torto di decidersi tardi nella confessione. Voleva e non se la sentiva di mettere il padre a disagio? Intanto l'azione e le decisioni del papà, sono a dimostrare che la famiglia qualche valore lo coltiva, o no? Buona serata a te mia cara Spiky.
(Rispondi)
 
 
un_uomonormale0
un_uomonormale0 il 20/10/21 alle 17:20 via WEB
Dove abbiamo sbagliato ? Non mi sento di entrare nel merito di questo episodio che racconti, ma mi sento potere affermare che i giovani, oggi, hanno un grosso ostacolo che si para loro davanti e cioè, assumersi le responsabilità perchè sono immersi in illusioni che si sono imbullonate ben strette nelle loro teste. Un'illusione particolare è quella che vogliono( non desiderano ) avere successo sempre, sempre all'altezza, sempre i migliori, con sempre tutto sotto controllo. Queste illusioni impediscono loro di riconciliarsi con i propri limiti. Dal momento che non sono i migliori, non danno neppure inizio alle battaglie che la vita pone loro, e così, abbiamo eterni bambini ed eterne bambine, spesso renitenti ad assumersi le proprie responsabilità verso la vita e verso il mondo, perchè questo significa abbandonare quel guscio protettivo che sono papà e mamma; un nido troppo comodo da abbandonare. Ecco. Se proprio vogliamo trovare qualche sbaglio di noi adulti, dobbiamo effondere coraggio affinchè compiano quel passo. In una parola, il giovanotto vorrebbe "volare" ma....ha paura. Bella serata
(Rispondi)
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 20/10/21 alle 17:31 via WEB
Anche questa tua considerazione è legittima e accettabile. Non siamo in grado di esprimere giudizi in merito e possiamo avanzare ipotesi. Non c'è alcun dubbio sulle motivazioni da te proposte, solo che non conoscendo esattamente i fatti per come siano andate le cose, potrebbe aver reagito malamente per una provocazione? Per difendere qualcuno/a in difficoltà? Insomma, ci sono aspetti che non conosciamo, pertanto mi fido di due punti positivi: alla fine ha confessato (poteva non farlo) e il padre non si è preoccupato di coprirlo, ma di denunciarlo per evitare compromessi inutili in senso alla famiglia. Grazie Peppe e buona serata.
(Rispondi)
 
garde2701
garde2701 il 20/10/21 alle 17:01 via WEB
Nessun errore, se non quello di condividere questa società. E facile confondersi in questa affermazione, ma e proprio così
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monellaccio19
monellaccio19 il 20/10/21 alle 17:24 via WEB
Appunto, potenzialmente tutto potrebbe essere verità o falsità. Crescono in questo tipo di società e per quanti sforzi si facciano, i giovani facilmente cadono in buchi neri che non conoscono, perché spinti da amici poco corretti (passami l'eufemismo). Io azzardo la mia opinione: il ragazzo ha sofferto per un paio di settimana indeciso sul da farsi. Poi ha raccontato tutto al padre (avrebbe potuto non farlo aspettando gli eventi) e infine, la decisione del genitore che si è assunto lui le responsabilità e la decisone di condurlo dai carabinieri per denunciare l'accaduto. Infine la lettera aperta per le ammissioni del caso e le scuse alla famiglia del ragazzo pestato. Grazie Garde, buona serata.
(Rispondi)
 
lascrivana
lascrivana il 20/10/21 alle 18:37 via WEB
Notizie come queste devono essere pubblicate in tutte le scuole; sono da insegnamento. buonasera Carlo
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 20/10/21 alle 18:55 via WEB
Sì, a prescindere da come siano andate le cose e il sapere perché vi sia stato lo scontro tra i due ragazzi, La storia presenta qualche lato positivo per cui, uno stimolo per tutti sarebbe necessario. Bella serata laura.
(Rispondi)
 
ambradistelle
ambradistelle il 20/10/21 alle 19:00 via WEB
Un grande uomo!! Ce ne fossero come lui che invece di difendere a spada tratta i figli che commettono simili reati li denunciano!! Ben fatto!! Buona serata Carlo! Smackkkkkkk
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 20/10/21 alle 19:36 via WEB
Attenendoci ai fatti (tutto da verificare e salvo sorprese), l'uomo ha fatto la sua parte mettendo suo figlio nella condizione di assumersi la responsabilità dell'accaduto! Buona e piacevole serata Tina. Kiss.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
bruno il 20/10/21 alle 19:45 via WEB
Se tutti i genitori si comportassero così la delinquenza giovanile calerebbe.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 20/10/21 alle 20:15 via WEB
Beh, il segnale è molto positivo. Mi piacerebbe che si avverasse ciò che auspichi, ma temo sia un affermazione utopica. Sperare non procura danno. Grazie Bruno, buona serata.
(Rispondi)
 
ioperpochE
ioperpochE il 20/10/21 alle 19:51 via WEB
Un sincero complimento al padre che ha avuto questa reazione, non deve chiedersi " dove ho sbagliato" ma essere orgoglioso di aver fatto un gesto che nella mente di suo figlio e spero di molti altri resterà per sempre
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 20/10/21 alle 20:18 via WEB
Resta il rimorso, resta un gesto che fa traballare le sue certezze. La domanda è spontanea e non casuale. In fondo se il figlio è giunto a compiere un gesto così violento, mal si connette con l'educazione, i valori e i principi insegnati al figlio. Il gesto lo gratifica abbondantemente. Grazie e buona serata.
(Rispondi)
 
gpperr
gpperr il 21/10/21 alle 10:26 via WEB
capeau
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 21/10/21 alle 11:01 via WEB
Grazie, sei cortese. Buona giornata.
(Rispondi)
 
soltanto_unsogno
soltanto_unsogno il 21/10/21 alle 11:51 via WEB
Penso che tutti i padri si dovrebbero comportare così con i propri figli, magari! Siamo in una societa' che i genitori sanno educare poco i propri figli, per esempio ..quando un professore mette una nota, i genitori vanno a scuola prendendo le difese del figlio e, alcuni, insultando i professori! Sbagliatissimo! Ci sarebbe molto altro da dire in materia, mi fermo qui per mancanza di tempo..buon pranzo Carlo *___*
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 21/10/21 alle 12:14 via WEB
Dici cose giuste che corrispondono a verità che non vorremmo mai rilevare. Un figlio, senza se e senza ma, è una persona da difendere a tutti i costi e magari...non lo merita. Allora nasce per un buon padre, la domanda "Dove abbiamo sbagliato?". Esattamente questo è il problema: capire dove e come si sbaglia oggi, educando e formando i figli che dovrebbero formare le classi dirigenti dell'immediato futuro. Buon pranzo a te mia cara Fede.
(Rispondi)
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 21/10/21 alle 15:08 via WEB
Il mestiere di genitore, oggi, più che mai, è difficile. Nessuno può ergersi a giudice di un padre che, in una azione violenta e poco civile del figlio, senta cadersi le braccia e si fa domande sul proprio agire di educatore. Ci si compenetra per il suo dolore, la sua delusione e si può solo tentare una risposta. Forse quel padre, uomo di sani principi, irreprensibile come capo famiglia, ha mancato di instaurare, col giovanissimo figlio, un dialogo che, con cautela, lo rendesse consapevole dei suoi più profondi bisogni, delle sue istanze interiori, dei suoi sogni segreti,delle sue probabili frustrazioni. Forse quel padre, lavoratore instancabile, saggio, onesto,si è fatto in quattro per essere un buon padre agli occhi di tutti, ha dato al proprio figlio,secondo il suo giudizio, tutto ciò di cui potesse avere bisogno,ma qualcosa di molto importante gli sarà sfuggito...Naturalmente, si tratta di una mia ipotesi, ma, forse, del priprio figlio non ha saputo indagare l'anima, per intuirne i bisogni nascosti e la necessità di sostenerli.Ho detto ciò che penso, Carlo,ma, ovviamente, senza presunzione alcuna. Buon pomeriggio. Ciao
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 21/10/21 alle 16:56 via WEB
Hai espresso una idea molto pertinente: senza volerlo e senza ricercare una causa diretta, l'uomo non si è relazionato con il figlio proprio nel momento più opportuno. Il passaggio dalla fanciullezza è il più fragile e in quel momento che si aprono nuove porte e aspetti della vita che bisogna tastare, annusare e "provare". In quel momento deve esserci "l'amico" più che il padre e allora che comincia l'avventura fuori di casa. Presumo sia quello il segmento mancante alla formazione del ragazzo. Ciao MT bella serata mia cara.
(Rispondi)
 
surfinia60
surfinia60 il 21/10/21 alle 19:22 via WEB
Il problema, tra gli altri, temo sia che ci stiamo assuefando a questo genere di notizie, pertanto spesso vengono relegate ai notiziari locali. L'educazione eccessivamente 'lassista' e la libertà confusa con il 'fai come ti pare tanto papà e mamma ti parano il ...." hanno fatto il resto. La domanda 'dove abbiamo sbagliato' la estenderei ai nonni, perchè credo che per trovare gli errori si debba tornare indietro di almeno 2 generazioni. Questo il mio modesto parere. Buona serata
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 21/10/21 alle 19:39 via WEB
Dici cose giuste, probabilmente due generazioni sono sufficienti per approfondire dove e come si sia sbagliato. Nel caso specifico che abbiamo esaminato, credo nella buona fede di questa famiglia: il padre è stato coraggioso e assennato nel decidere di denunciare il figlio e il ragazzo stesso, ha sofferto per due settimane se confessare o meno al padre l'aggressione. In altre famiglie non sarebbe andata così. Ciao Surfy, una serena serata.
(Rispondi)
 
 
 
un_uomonormale0
un_uomonormale0 il 21/10/21 alle 19:51 via WEB
All'imperatore Napoleone Bonaparte venne chiesto:" Maestà,qual'è l'età giusta per educare un bambino ? L'imperatore rispose:" 20 anni prima di nascere !". Buona sera Carlo
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/10/21 alle 07:58 via WEB
Beh, se è per questo a Waterloo disse anche: "Per l'ora di pranzo avremo terminato questa battaglia"....perdendola sonoramente. Buon girono Peppe.
(Rispondi)
 
neopensionata
neopensionata il 22/10/21 alle 01:54 via WEB
La vita è un'eco: ciò che doni, ti ritorna. Ciò che semini, lo raccogli. Ciò che dai, lo ricevi e quello che vedi negli altri, esiste in te. (Madre Teresa di Calcutta)
Buon venerdì. Jole
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/10/21 alle 07:58 via WEB
Abbi una lieta e splendida giornata mia cara. Ti abbraccio Jole.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Maurizio il 26/10/21 alle 13:02 via WEB
Penso cha seguire troppo la moda dell'antibullismo poi brucia il cervello. Non ho letto una riga di comprensione per il figlio, che certo ha sbagliato, ma ha sedici anni e una vita davanti er pentirsi della sua bravata. Spero che il padre sia stato poi capace di essere vicino al figlio, che ha certo sbagliato, ma si è accorto del suo sbaglio, perché prima di tutto sei padre e tuo figlio conta sul tuo amore, di cui ha bisogno per poter crescere e diventare uomo.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/10/21 alle 17:35 via WEB
Il figlio per confessare il suo gesto violento, ci ha messo due settimane. Questo significa che abbia avvertito rimorso e pentimento. Il papà ha compreso sia la gravità del gesto, sia lo stato emotivo del figlio: "A papà, lo racconto o no?". Alla fine si è orientato per la decisione migliore, in quanto con il padre e i suoi, ha sempre avuto rapporti sinceri e leali. Tuttavia, il padre gli è stato molto vicino, lo ha convinto per la denuncia e lo ha accompagnato dai carabinieri! Orbene, la sua domanda "Dove abbiamo sbagliato" è lecita e legittima, poiché avverte anche il peso delle sue responsabilità. Come vedi Maurizio, la famiglia è salda, compatta e assumendosi ognuno la sua responsabilità, ha scelto l'unica strada percorribile! Grazie e buona serata.
(Rispondi)
 
Nonnonanni73
Nonnonanni73 il 26/10/21 alle 16:34 via WEB
Bene, un genitore che denuncia il figlio è lodevole, però dobbiamo sapere che oggi i ragazzi vivono una vita piena di insofferenza, che insoddisfatti di tutto, questo papà non ha sbagliato nulla, è il figlio che non sa vivere i suoi sedici anni .
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/10/21 alle 17:41 via WEB
Perdonami, ma pur essendo in linea di principio, d'accordo con te, non addosserei al figlio una colpa imperdonabile: ha sbagliato e pagherà!!!! Il ragazzo ci ha messo due settimane per confessare al padre il cattivo gesto, ma ha dimostrato come sia importante in seno alla famiglia salda e corretta nei principi, il rispetto e la lealtà. Il padre non ha sbagliato nel parlare al figlio, nel convincerlo ad assumersi le sue responsabilità e nel contempo, assumendosi la sua parte di colpa, si e ci pone la domanda: "Dove abbiamo sbagliato" che per una famiglia come quella, è il minimo indispensabile per capire dove sia l'errore educativo e formativo. Grazie Nonno, buona serata.
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enricoargenti
enricoargenti il 27/10/21 alle 09:28 via WEB
Se tutti, dai politici agli ultimi e umili lavoratori, avessimo la forza morale di questo padre e della sua famiglia, saremmo un Paese e una società eccellente.
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monellaccio19
monellaccio19 il 27/10/21 alle 09:59 via WEB
Sono pienamente d'accordo con te. Parliamo di etica, morale, educazione, rispetto. Ciò che manca in questo paese. Grazie e buona giornata.
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pulce1230
pulce1230 il 28/10/21 alle 11:28 via WEB
io, da genitore, mi faccio solo questa domanda: PERCHE' LO HA FATTO ?
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monellaccio19
monellaccio19 il 28/10/21 alle 11:36 via WEB
Ecco, la tua domanda è lecita, ma spesso specie i giovani, sono spinti da cause spontanee e istintive, legate strettamente al contesto del momento. Esempio: difendere una ragazza "insultata", potrebbe provocare una reazione che se si riflettesse almeno un paio di secondi, non si avrebbe nemmeno. Il ragazzo ha sofferto per due settimane prima di riferire al padre. Questa è l'ampia dimostrazione di come il suo gesto sia stato molto istintivo e del quale si è pentito mettendoci del tempo a rimuginarci su. Grazie Pulce, buona giornata.
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valeria.bertei
valeria.bertei il 28/10/21 alle 11:37 via WEB
Tutti i genitori si dovrebbero comportare così e forse ci sarebbero meno ragazzi violenti in giro. Giustificare e coprire non educa i ragazzi ma li rovina .
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monellaccio19
monellaccio19 il 28/10/21 alle 11:42 via WEB
Sono perfettamente d'accordo con te. In questa famiglia si è risolto così il caso, proprio perché il nucleo è ben saldo, genitori e figli hanno un buon rapporto e si nota che sono soliti relazionarsi e confrontarsi. Il giovanotto è stato due settimane per decidersi e vuotare il sacco. Grazie Valeria, buona giornata.
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ssniro
ssniro il 01/11/21 alle 17:06 via WEB
Sono d'accordo con il padre. Anche io, per situazioni diverse, mi sono comportato allo stesso modo. Purtroppo in questa società è penalizzante. Mi auguro che ci siano sempre più seguaci di questi comportamenti, ma ci credo poco.
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monellaccio19
monellaccio19 il 01/11/21 alle 17:13 via WEB
Tutto sta a crescere e formarsi in quel brodo di cultura che nasce da etica, morale, educazione, rispetto e civiltà. Se una famiglia si impronta su questi valori e su questi principi, le possibilità sono concrete. Grazie Ssniro, buona serata.
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