Per una serie di ragioni posseggo, tra LP, 45gg e dischi Mix, centinaia e centinaia di pezzi! Tanto materiale raccolto in tanti anni e custodito con devozione e rispetto, per la loro principale funzionalità: mi hanno accompagnato in tante attività nei decenni trascorsi. Il vinile sta tornando di moda e i cd sono destinati, dopo oltre quarant'anni di onorato servizio, a scomparire lentamente. Digitale e streaming purtroppo ne hanno definito la lenta dipartita e io...me lo aspettavo! Quando cominciai a trattare i cd, li ascoltavo con piacere e apprezzavo l'alta tecnologia e la perfetta definizione digitale, ma notavo col tempo che mancava qualcosa. Cominciai a comparare l'ascolto del prodotto in cd con il relativo LP, e ho colto le sfumature che mi mancavano: stesso stereo, stesse casse acustiche, ottimo giradischi e puntina professionale. Beh, il suono del vinile era più caldo e ricco di sfumature rispetto a quello del digitale, offrendo un'esperienza sonora più autentica. Stavo in poltrona e tra qualche piccola scarica elettrostatica e il suono che percepivo, v'era una vocina che dalle casse mi diceva: "Che fai seduto lì, la musica ti avvolge, ti prende e non puoi negarla, apprezzala...io sono il vinile!". Mentre il cd, con la sua algida e perfetta digitalizzazione, era un piacere tecnologico unico e asettico: "Ti piace?...". mi diceva la solita vocina: "...E' sublime l'ascolto che ti propongo?". No, non lo era e per tutta la durata del Compact disc, si creò una sola situazione: il cd andava avanti, mentre io non ero catturato da alcuna sensazione, da nessuna emozione spirituale e restavo indifferente, mentre una barriera sottile e ghiacciata mi separava da esso. i CD offrono una qualità sonora superiore, ma non raggiungono la profondità e la ricchezza del vinile.