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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Se ne sono dette tante sul nostro Papa Francesco: "uomo" nuovo assunto al soglio di Pietro con estrema curiosità da parte dei cristiani cattolici. Tutti a chiederci che Papa sarebbe stato, alcuni addirittura cattivi profeti, hanno visto in Lui un semplice servo di Dio messo a sedere per garantire vecchie e consuete dottrine, giochi di potere vetusti e logori schemi di palazzo dove i furbi e le volpi, sono sempre al lavoro ...mascherati da agnelli. Insomma, Papa Francesco era la...continuità! Invece, i più scettici sono stati quanto meno stravolti da quest'uomo della strada, uno che pare capitato dalle parti di Roma e portato a forza verso il trono supremo in terra! Ha spiazzato tutti il nostro Papa, tutti insieme a ricrederci e a valutare diversamente la Sua figura e la sua "politica". Abbiamo in questo Suo scorcio di Pontificato, notato, rilevato, apprezzato aperture inusitate per l'erede di Pietro, un linguaggio semplice e diretto: parla alla gente comune e si riferisce a coloro che più di altri hanno la necessità di comprenderlo e sentirlo vicino. Non starò ad elogiare e a santificarlo prima del dovuto, desidero invece richiamare la vostra attenzione su un particolare del suo discorso di mercoledì. Sull'aereo di ritorno dal suo viaggio in Asia, parlò a proposito della strage di Parigi, di un pugno che avrebbe sferrato istintivamente a chi avesse fatto apprezzamenti pesanti sulla Sua mamma; L'altro ieri, leggendo alla platea numerosa una relazione sulla famiglia e sui rapporti tra genitori e figli, non ha esitato cogliendo lo spunto appropriato, per suggerire una sculacciata a fini educativi quando le circostanze la richiedono. Beh, un Papa che parla di pungi e sculacciate, è veramente rivoluzionario, intende porre paletti significativi su temi e aspetti della nostra attuale società: offese molto lesive e oltraggiose ed educazione dei bambini. In ambedue i casi c'è di mezzo l'uso delle mani. Per quanto riguarda i bambini ci ha tenuto a precisare che comunque e mai, il volto deve essere colpito o toccato. Ne va di mezzo la dignità del piccolo e soprattutto, si evita di avvilirlo! Sculacciata classica sulle natiche e senza ovvie...forzature. Allora, qual' è il vostro parere in merito: mani sì o mani no? E giusto che il Pontefice parli in questi termini? L'approccio è stato poco ortodosso o ritenete che senza mezzi termini e con franchezza diretta, abbia espresso una posizione condivisibile? Papa manesco per il bene, o le mani a posto...comunque e sempre?
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