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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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« CHI VEDO...VEDO!!! | NON SONO POCHI LA' DENTRO! » |
Se io fossi un indiano (no Toro Sdraiato) e avessi un figlio là dentro, sarei sicuramente tra quei signori che sono arrampicati, abbarbicati, sospesi tenendosi saldamente ad un qualsiasi sostegno. Per i figli si farebbe questo e altro quando necessità incombe. Se pensate che sia un carcere vi sbagliate, è solo un "postaccio" dove i ragazzi, un nutrito numero di giovani, sta sostenendo gli esami scolastici. Da non credere vero? E magari state pensando che siano tutti lì perché ansiosi di seguire le prove e sapere subito il risultato. No, sono là appesi come salami e rischiano anche la pelle, per aiutare i figli: loro dall'interno chiedono cosa vogliono sapere e i genitori si affannano aiutandosi magari con strumenti adatti, a fornire le risposte necessarie per compilare il compito o il test a quiz. Non c'è limite a nulla e quanto è accaduto nello stato del Bihar non è un primo caso. Già nel 2013 accadde una cosa del genere è 1600 ragazzi pagarono con l'esclusione una simile sceneggiata. Sono 1.4 milioni i ragazzi che fino al 24 marzo sono impegnati con gli esami e se tanto mi da tanto, mi sa che saranno tutti...promossi! Già perché il ministro della Pubblica Istruzione Indiano, dopo le polemiche violente sorte su questa foto molto eloquente, ha replicato con sconforto e remissivo: "Non sappiamo che fare, non possiamo mica abbatterli a fucilate! Solo i parenti e la pubblica opinione possono aiutarci a risolvere con senso civico il grave problema". Orbene, mi piacerebbe sapere se in quello stato o altro posto dell'India, ci sia qualche ragazzo che studi veramente e che non abbia bisogno di aiutino. Perché quanto si vede, è un offesa per coloro che si impegnano e lavorano per il loro futuro. Poi, vedendo questa scena, scusatemi, non posso esimermi dal pensare ai nostri Marò detenuti (per ora c'è uno solo laggiù) da oltre tre anni solo per "quisquiglie" burocratiche, litigi tra istituzioni e scuse assurde per rimandare a loro piacimento le udienze processuali: fissano una data e quando questa giunge, nulla di fatto, si procede con un rinvio! Va avanti così da tempo e nessuno, siamo tutti ostaggi nella comunità internazionale, che possa intervenire con autorità nelle sedi opportune. Questa sarebbe L'India che vanta tradizioni e storia millenaria? Mah....da quel che ogni giorno si legge, si vede nelle cronache, questi signori si potranno vantare di aver avuto anche un grande uomo in patria: Mhatma Ghandi. Davanti a lui mi inchino, ma costoro non hanno capito niente, oppure, hanno dimenticato cos'è la civiltà e il rispetto dei diritti di tutti gli uomini del pianeta.
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