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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Una buona parte dei giovani, i più severi e magari i più politicizzati, resta del parere che portarsi a casa un diploma e/o una laurea, non serva a nulla stante una situazione precaria e poco allettante: niente lavoro, poche opportunità reali, molto precariato inaffidabile, raccomandazioni a fiumi e possibilità di impiego ridotto al lumicino. I più ribelli contano molto sul cambiamento è vero, i sindacati pure, ma sotto sotto, chi riesce a vedere un po' più in là del proprio naso, sa che sono pretese avanzate con falsi scopi: non si accettano i cambiamenti in Italia, nessuno ci sta a rinunciare al privilegio acquisito, nessuno vuol farsi "toccare" e nascondendosi dietro la sfacciata demagogia, tendono non solo a tirar acqua al proprio mulino ma a demonizzare tutto ciò che viene proposto senza che loro abbiano messo... naso e mani! Detto questo che è un mio parere personale, veniamo ai ragazzi in particolare perché i giovani sono coloro che maggiormente dovrebbero essere interessati a questa rivoluzione strutturale. Ebbene, se per molti di loro, grazie a Dio non è la maggioranza, questa scuola e questa riforma sono da cestinare, cosa si dovrebbe fare a parte aumentare le capacità socio economiche del nostro paese? Il titolo di studio non è collegato strettamente comunque al lavoro? Quindi per una malessere strettamente collegato alla scuola, allo studio e al futuro dei giovani, ora vi parlo di una israeliana tale Shlomit Malka, giovanissima e bellissima testimonial di "Intimissimi". La ragazza in una recente intervista ha spiegato perché ha subìto le lusinghe della pubblicità rinunciando agli studi universitari. La rete si è pronunciata subito in merito e una buona parte ha stigmatizzato la scelta inopportuna: avrebbe dovuto studiare! Bene, associo questo post a quello di ieri, perché sono comparabili per il senso: cantano molte sirene, tante sono moleste, altre distraggono senza procurare danni eccessivi, ancora moltissime come nel caso di ieri, portano su strade impervie e pericolose. Ieri come oggi, sono a favore di chi critica aspramente queste scelte emotive e poco oculate. Io avrei preferito una modella in meno e una ricercatrice in più! Voi invece?
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