|
Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
« CIAO FRANCESCA, COME VA? | TAK SI O TAK NO? » |
"Abbiamo pensato a un gioco per noia". Così i 5 ragazzi beccati e individuati dalle telecamere, dopo aver compiuto atti di vandalismo nel centro storico di Torre Pelice, parte della città metropolitana di Torino. Una sincera e schietta ammissione da parte dei ragazzi (due diciottenni e tre minorenni) che sono stati denunciati dai carabinieri per danneggiamento aggravato. Una scorribanda che ha coinvolto diversi punti del centro con danni perpetrati a tutto ciò che capitava loro a tiro. Insomma, l'hanno fatta grossa e vedremo come ne usciranno anche se sappiamo tutti come andrà a finire. Invece, salterei i dettagli e le formalità giudiziarie, per entrare nel merito dell'argomentazione data dai ragazzi. Richiamerei la vostra attenzione sui due vocaboli: noia e gioco. Ho sempre ritenuto che solo i poveri di spirito potessero avere la facoltà di annoiarsi, ma non credo che questo possa essere un caso isolato e fuori da ogni concetto astratto. Non sono poveri di spirito costoro, anzi, sono giovani digitali e come tali non dovrebbero avere molti spazi di vuoto e di noia. Sono figli della nuova generazione sollecitata da una immensa quantità di stimoli e informazioni confezionate a livello grande comunicazione. Vivono una vita frenetica, con aumenti esponenziali di apprendimento e ipertecnologia, sono presi da tutto ciò che scorre giorno dopo giorno, davanti agli occhi posati su schermi e telefonini. Sono esposti a uno stress emotivo molto più intenso di ciò che si possa immaginare e se non debitamente assistiti e protetti, sfociano in atti che potrebbero portare a disturbi gravi. Sono stati definiti adolescenti questi ragazzi e come tali sono nell'età giusta per subire il momento negativo che induce a mettere insieme i due vocaboli: noia e gioco. Senza chi abbia cura di loro (famiglia e scuola), è fatale che vi siano segni di insofferenza psichica perché capiscano prima che sia troppo tardi, come gioco e noia si possano battere diversamente e senza arrecare danno alle cose pubbliche devastando e compiendo bravate. Troppi casi del genere e nessuno si muove. Famiglia e scuola dove sono?
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |