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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Era il 1962 quando nel Mediterraneo si incrociarono due navi: una era la portaerei americana "Independence" (all'epoca un mostro marino per grandezza e tecnologia) e l'altra era la nostra gloriosa "Amerigo Vespucci" vanto della nostra Marina Militare. Per prassi la nave americana, per mezzo della comunicazione a lampi di luce (all'epoca un mezzo ancora usato in marina), chiese alla nostra nave di identificarsi. Dalla "Vespucci" partì la comunicazione richiesta: "Siamo la "Amerigo Vespucci" nave scuola della Marina Militare Italiana". La risposta della portaerei americana non si fece attendere: "You are the most beatiful ship in the world"; ovvero: "Siete la nave più bella del mondo". Questa storica presentazione marina, fece il giro del mondo (anche in foto) e ne parlarono tutti a testimonianza di un rispetto dovuto al nostro gioiello marinaresco. L'altro giorno, il destino ha voluto che nel mare Adriatico, mentre la "Vespucci" scendeva verso sud per raggiungere Taranto dove ha fatto sosta, ha incrociato la portaerei americana "George H.W. Bush", un'altra nuova e moderna nave della marina americana in transito anche lei nell'Adriatico. Il comandante della portaerei, non ha perso l'occasione per ricordare l'episodio di sessanta anni fa e via radio ha chiesto: "Siete la "Vespucci" della marina militare italiana?". Alla risposta affermativa del comandante della nostra imbarcazione, la replica del comandante americano, è stata: "Dopo 60 anni, restate sempre la più bella nave del mondo!". Saluti sonori da entrambe le navi e via, ognuna per la sua rotta. Queste sono le storie che mi commuovono: un tempo ci si incontrava in altri modi e si parlava attraverso lampi di luce a distanza, oggi si parla via radio, ma il rispetto non manca mai. L'orgoglio della nostra marina resta sempre una nave che chiunque la incontri, si "inchina" per salutarla così come merita. Cambiano le generazioni ma nel solco della tradizione marinara, si guarda non solo al nuovo che avanza ma anche al "classico" che resiste con la sua bellezza.
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