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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Spendiamo tanto in questo paese, ma poco per soluzioni importanti e impellenti che ci procurano danni stratosferici. L'acqua potabile, l'acqua da bere, quella che se non ci fosse assolutamente, ci porterebbe a spese insopportabili per procurarcela. Non è consolante né rassicurante leggere che la rete idrica italiana, perde lungo tutte le tratte operative, il 42,4 % dell'intero indotto, ovvero, acqua che servirebbe a 43,4 milioni di persone per un anno intero. Questo è l'ultimo dato ufficiale del 2022 ed è rispetto al 2020, peggiorato di poco. Sappiamo come l'acqua potabile sarà un grande problema per tanti paesi. Sappiamo anche che per essa e per tutti i suoi usi, alcuni stati potrebbero entrare in guerra per procurarsela. Sappiamo pure che l'acqua minerale che potrebbe tornare utile, costerebbe sempre in base al mercato: se aumentassero le richieste di mercato, la berremmo...solo dopo aver contratto rogiti notarili! Armi, aiuti, spese non essenziali, lavori pubblici che languono e ponti immensi, non possono tranquillizzarci rispetto alla primaria importanza dell'acqua: abbiamo grandi risorse, siamo certamente in una posizione geografica soddisfacente, tuttavia, perdere acqua strada facendo (scusa Baglioni), con condutture che perdono tantissimo, non è cosa buona e giusta. L'allarme è da un bel po' che è scattato, però siamo sempre a verificare quanta ne perdiamo e a quanta gente la sottraiamo. Se poi pensiamo alla mutazione meteorologica a cui andiamo incontro...meditate gente, meditate!
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