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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Da molti anni ormai, non seguo più il calcio da tifoso. Sin da ragazzino, seguivo il Bari e tifavo Milan, perché fan del giovanissimo Gianni Rivera. Spalletti, in questi giorni ha dimostrato, come in Italia (ma credo sia così un po' dappertutto) ci siano sempre 60 milioni circa di commissari tecnici pronti a suggerire, rivoluzionare e correggere la nazionale del nostro paese. Ne ho lette di tutti i colori: non solo la gente della strada, ma anche i giornalisti delle varie piattaforme e testate. Insomma, Spalletti ha commesso errori, ha fatto scelte sbagliate e ha forato alla prima vera grande occasione: l'Europeo! Credo che da un po' i CT della strada erano rientrati in una fase passiva: la nazionale, bene o male, tirava e fino a Mancini non avevano grandi occasioni per dire la loro. E' bastato il fiasco di Luciano e tutti all'attacco della diligenza, ognuno con le sue ricette tecniche, ognuno con i nomi giusti e tutti pronti a sfancularlo! Chi mantiene la calma sa che il problema è un po' più grande di quel che sembra, la federazione e tutto l'apparato del nostro calcio, è colpevole per le sue scelte e per le decisioni prese negli ultimi anni dove conta il grande spettacolo, il grande evento e soprattutto, dove si incassano bei soldoni e tutto il resto interessa poco. Io direi che il tempo chiede cambi e mutazioni, è giusto, ma non si devono mai abbandonare le esigenze vere e reali: agonismo, partite belle da vedere e gente che allo stadio o in tv, vuole solo divertirsi. Del resto in una partita di calcio, basta solo mettere in rete il pallone per vincere...a prescindere!
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