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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Oh raga', le cose stanno per cambiare e dovremo affrontare nuove situazioni per il prossimo futuro. Una figura storica, un personaggio importante nella nostra vita, il nostro medico di famiglia, cambierà il suo "modus operandi". Purtroppo, poiché prima persona ad essere interpellata, il medico di base, è diventato sempre più l'imbrattacarte, colui che prescrive le ricette per le visite specialistiche e/o le medicine che ci occorono. Non mi è mai piaciuto questo ruolo riduttivo, così marginale ma fondamentale nei nostri rapporti con loro. Appena indichi malori o chiedi una diagnosi semplice per un doloretto, subito ti prescrive la visita più idonea. Solo se c'è un raffreddore o una semplice influenza, si impegna a prescrivere medicinali direttamente, altrimenti è "costretto " in caso di dubbi o perplessità, a rimandarti da un medico pertinente alla specificità del malore. Non voglio offendere la categoria, anzi, sono rispettoso verso questo esercito di professionisti in prima linea: nelle loro mani c'è l'immediatezza della diagnosi, il primo e pronto soccorso, i fastidi del primo impatto che è sicuramente il più importante. Bene, un plauso per il loro gravoso lavoro e li ringrazio tutti. Finalmente le cose cambiaranno perchè a breve, il bravo medico di famiglia, per impegno della federazione, sarà in grado di confrontarsi con i suoi pazienti su un tema importante e fondamentale, una patologia che riguarda milioni di pazienti: la sfera sessuale in tutti i suoi aspetti ed eventuali problemi che possono correlazionarsi con ben altre patologie come malattie cardiovascolari, pressione e diabete. Insomma, problemi come eiaculazione precoce, disfunzioni erettili e quanto altro possa riferirsi alla personale sessualità, saranno materia di cui si potrà discutere con il proprio medico di base, il dottore "amico" di famiglia. Perchè, diciamolo con franchezza, il sesso resta sempre un tabù per moltissimi, se ne parla poco anche con i medici e si è sempre restii a confidarsi con un professionista. Ora, con la persona piu vicina a noi, quella persona che ci segue da anni e conosce tutto di noi, saprà con garbo e modi suadenti, ispirarci fiducia e provvedere alla nostra buona salute con visite mirate e con eventuali terapie specifiche. Finalmente una buona notizia che riabilita la figura e il ruolo marginale che purtroppo era stato attribuito dai fatti, ai dottori di famiglia. Ho, purtroppo, un solo problema per questo scenario imminente: Il mio medico di famiglia è donna, è il mio referente da moltissimi anni e intrattengo un ottimo e amichevole rapporto con lei.
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