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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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...nonostante i presupposti, la serata procedeva bene, al contrario di altre che non erano poi state esaltanti per i difetti e le compensazioni nella gestione dei partecipanti alla festa. Questa era veramente speciale: tutto filava liscio, ogni tanto compariva un adulto per dare la "solita" occhiata da buon vigilante. Ma anche in codesto caso, l'organizzazione del gruppo "guastatori" era perfetto, poichè per controllare l'arrivo improvviso dell'intruso, una coppia rimaneva, sempre a turno, nelle vicinanze dell'ingresso alla terrazza: " Iè Luzz'!!!!", appena risuonava questo avvertimento (tipico dei balordi malandrini) da parte del palo preposto, subito ci si ricomponeva riassumendo posture corrette: 80 cm. lontano dal corpo della ragazza, mani a posto e contegno assoluto. Dopo la sbirciata, l'infame, tranquillizzato, rientrava nei suoi ranghi e i tentacoli dei polpi riprendavano a..tastare: "Ma quante mani hai?". Era la domanda più corrente, reiterata e serpeggiante. Sarei ingiusto, se non rivolgessi un commosso e doveroso pensiero alla tappezzeria della terrazza: quella sera erano un paio di ragazze che nessuno si filava, racchiette quanto basta, occhialute con fondi di bottiglie incastonati in improponibili montature. Poverine, chissà se oggi sono felicemente accoppiate, quella sera... decisamente no! Finalmente, giunse il momento più interessante della serata: i balli lenti incalzavano e la "mattonella" urlava attizzando i desideri e le aspettative: comparve la maledetta spazzola (altri usavano la scopa). Orbene, noi ragazzi, come le ragazze del resto, nei momenti di pausa esprimavamo le nostre preferenze, ci scambiavamo le informazioni per metterci d'accordo e non puntare sulla stessa ragazza. Ad un certo punto della sceneggiata obbligatoria, mi arriva la spazzola tra le mani: mi allontano, mi guardo attorno e spinto da una forza estranea quanto vigorosa, punto sulla coppia dove la donna è Cunegonda. Lo avessi mai fatto: spazzolai la spalla all'amico che ballava con lei, la presi tra le braccia e iniziammo lo...scontro, fu il mio primo ballo con lei...il famigerato 51%....Cunegonda appunto!
(continua...ahivoi)
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