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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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"Carneade, chi era costui?". Il capitolo ottavo dei "Promessi Sposi" mi torna alla mente e immagino il buon e pavido Don Abbondio sul suo "seggiolone" a lambiccarsi il cervello con l'ansiosa domanda. Io, invece, sono sulla mia poltrona e alla mia scrivania, a chiedermi con rabbia: "Uwe Jaentsch, chi è costui?". Austriaco, residente (?) a Palermo, città che oltre ad ospitarlo, subisce affronti perpetrati dalla sua "arte": Uwe è un writer, artista di strada sopportato da pochisimi palermitani e apprezzato da pochissime persone che condividono (passatemi l'eufemismo) la sua arte "wirtuosa". Vandalo, spacciatore di arte, diversamente abile a sporcare muri e tutto ciò che gli capiti a tiro, il signore ha la pretesa di dichiararsi anche scultore realizzando opere d'arte con rifiuti recuperati in discarica. Quasi tutti i palermitani vorrebbero che lasciasse la città stufi di vedersi "assediati" dai suoi assalti di cattivo gusto. Eppure, non si capisce per quale oscuro motivo, lui è sempre là, nella bellissima Palermo a fare il suo porco comodo. Chi lo copre? Chi favorisce le sue incursioni? C'è chi evidentemente condivide le sue "bravate" ritenendole opere d'arte. Ebbene, come definireste uno che sporca la prestigiosa fontana barocca del Garraffello (1591) con la scritta rossa "SI VENDE"????? E come giudichereste una gigantesca cattedrale realizzata con rifiuti e materiali di scarto posta nella nota ex Loggia dei Catalani? Palermo, come la Sicilia del resto, non merita questo affronto, questi graffi alla sua cultura millenaria: se pensiamo che nel capoluogo e non solo là, ci sono tracce delle tante civiltà transitate in Sicilia, c'è da rabbrividire nel confronto: pensate all'arte di Uwe paragonata con l'arte dei Greci, dei Mori, Normanni, Svevi, Angioini, Inglesi, Spagnoli ecc.ecc. No. non ci sto, non ce l'ho con lui ma con chi gli permette lo scempio! E giusto per chiosare, non accetto i writer casuali, improvvisati e sporcaccioni, gente che non ha nulla a che spartire con l'arte, con il buon gusto e il rispetto: un muro è un muro, ma treni, palazzi, monumenti, statue e quanto sia patrimonio comune, non meritano la loro invadente attenzione. Sanno solo offendere e sporcare. Qual'è il filo che divide questa loro arte dall'altra arte?
"Prima di tutto, gli artisti sono uomini che vogliono essere inumani". ( G. Apollinaire )
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