|
Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
« NOTTI INSONNI E VISIONI ... | C'ERA UNA VOLTA LA POLAROID... » |
Poiché c'è chi insiste su certi temi, io vi invito a spostarvi dal centro della strada perché vi investirò...con un argomento caro al professor Smithson: "Solo l'ignoranza ci dona la vera libertà". Un assioma che secondo i punti di vista può essere una verità incontrovertibile oppure una tavanata galattica. C'è un vecchio adagio popolare sempre attuale: "Meno sai, meglio è", ma si è sempre ritenuto facesse capo ad una cultura strettamente mafiosa: sapere meno per vivere più a lungo, questo era l'assunto del proverbio. Il collegamento evidente è proprio riferito al sapere inteso come ricchezza per la nostra mente, il raccogliere informazioni, avere sempre più input da essere sempre edotti ed informati, insomma, se il sapere è tutto questo, al contrario cosa avremmo? Il non sapere, cioè l'ignoto! L'equazione non è poi balzana, è su questo che il prof. punta per invitare tutti all'ignoranza palese: è sufficiente non conoscere frammenti della nostra vita attuale e futura perché si goda veramente della libertà! Sarà vero? Smithson ci crede, ci crede tanto da avere organizzato sul suo sito lezioni gratuite per imparare ad essere "ignoranti". La finalità è una sola: "Scoprire cos'è l'ignoranza, come nasce, cosa ci si può fare e il suo ruolo nella società e nella cultura". Quindi ignorare per essere più liberi e più felici; meno sapremo e più saremo punti dalla curiosità, più impiegheremo risorse e impegno per sollecitare la nostra creatività, al fine di maturare idee ed esperienze. Scoprire lentamente, questo dovrebbe essere l'afflato della particolare e curiosa equazione: scoprire e imparare a tempo debito, quasi centellinando per vivere appieno la nostra libertà e la nostra felicità. Mah....credo che il prof. si sia fatto prendere la mano dalle belle teorie, poiché non è da sottovalutare che l'ignoranza è anche pericolosa per la democrazia, l'ignoranza è focolaio latente per i pregiudizi di qualunque natura, razzismo compreso e infine, se precipitassimo contestualmente tutti nell'ignoranza, cosa diventerebbe questo pianeta? Concludendo, le opzioni non mi sembrano poi tante: o si è ignoranti sentendosi liberi e felici, oppure, meglio essere felicemente infelici e prigionieri ma almeno dotti ed edotti!!! Se poi gli ignoranti saranno solo un piccola élite, allora vorrà dire che quelli che "sapranno" ne faranno un boccone solo per quanto saranno affamati, giusto per sapere come sono buoni...gli ignoranti!
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
|