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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Non so se sia un caso, ma comincio veramente a pensare che ci siano dei problemi dalle parti di Oxford. L'ultima sparata arriva dal solito ricercatore: non si può e non si dovrebbe lavorare prima delle 10 della mattina. Azz! E lo scopri adesso? Lo dici ora quando questa esigenza era molto più avvertita 50 ani fa quando studiavo ancora? Il dottor Kelley, tomo tomo cacchio cacchio, ci avverte che se siamo entro i 55 anni, il ritmo cardiaco è fuori sincrono rispetto all'orario canonico che va dalle 9 alle 17. Stando così le cose, significa che dormiamo poco e dovremmo evitare con l'andar del tempo, che il nostro star bene venga compromesso sia a livello fisico che a livello emotivo. Insomma, senza farla troppo lunga, l'attività degli adulti come quella dei bambini, dovrebbe cominciare almeno dalle 10 in poi affinché si possa godere di più sonno. Kelley definisce la privazione del sonno una "tortura" poiché a prescindere da ogni considerazione, viviamo l'imposizione delle nostre necessità biologiche: dormiamo, mangiamo e lavoriamo per omologazione e agli orari stabiliti per formalità, perché così fan tutti, così accade negli uffici (privati e pubblici), nelle fabbriche, nelle scuole. Il professore comprende che cambiare, modificare tutto questo non è facile: basti pensare a tutti i luoghi (ospedali, prigioni ecc.) dove tutto procede con i soliti ritmi, ma pur riconoscendo la grande difficoltà per cambiare, ci avverte che sarebbe necessario farlo per migliorare la qualità della nostra vita e per realizzarla è necessario partire dalla 10/11 del mattino. Torniamo all'antico? Ai nostri nonni e bisnonni che in campagna la sera andavano a letto con le galline (non facciamo battute sciocche perché le galline a letto con i nonni non ci sarebbero mai andate) e la mattina appena fatta l'alba o giù di lì, erano già al lavoro? I giovani poi sarebbero i più colpiti dal cambio dei ritmi biologici: alzarsi presto la mattina significa andare prima a dormire: riuscite ad immaginare giovani che vadano a letto con le...galline? Aridaje'.....non in quel senso!!! Concludendo, sareste disposti per la vostra buona salute a cambiare i soliti orari partendo dalle 10 in poi per tutte le vostre attività?
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