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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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E'vero: una condanna, un'assoluzione non saranno mai sempre giuste perché frutto di una doppia opzione da parte di un giudice: la legge scritta o viene applicata o viene interpretata! La discrezionalità del giudice, potrà essere oggetto di discussione da chi vedrà la sentenza in un'ottica e chi con una visione opposta. E' un classico da noi in Italia e se prima nella maggior parte dei casi, si aggiungeva la precisazione su chi ne traesse vantaggio (ricordate? Amici o nemici), oggi si è superata anche questa opportunità: chi c'è...c'è, gli altri si arrangino. E' accaduto che un giudice del Tribunale di Cuneo (sapete Cuneo? Dove ha fatto il militare Totò) ha dovuto giudicare un trentenne albanese con una fedina penale abbastanza ricca e reo di aver rubato in due occasioni per le quali veniva giudicato. E' stato condannato dal giudice e non poteva essere altrimenti, tuttavia ha goduto degli arresti domiciliari con particolari obblighi da rispettare rigorosamente (Berlusconi docet). Dovrà stare a casa e preoccuparsi della pulizia e dell'ordine totale, non dovrà trattare male la moglie ed evitare di vedere film porno. Non male vero? Soggetto inquieto, arrogante e fannullone, pronto al consumo di alcool e droga, perché questa magnanima sorte? Perché il giudice ha intravisto un esemplare modo di far famiglia? La moglie aveva da parte un po' di soldi così si è preoccupata di rifondere le due vittime derubate dall'albanese. La lungimiranza del giudice ha scosso parecchio i critici e i detrattori di questa giustizia "casalinga", la moglie con il suo generoso gesto ha indotto il giudice a ritenere che ci fossero i presupposti per tentare il recupero quanto meno della famiglia tesa verso l'unità. Voi ci credete o siete poco propensi a crederlo? E poi la domanda nasce spontanea: non sarà perché le carceri scoppiano e non sono più in grado di contenere reclusi per cui si tende sempre più spesso ad assegnare i domiciliari? E senza voler fare l'uccello del malaugurio, non potrà accadere visto il soggetto e il "pesante curriculum", che costui torni a delinquere? E la moglie che farà? Ricostituirà il risparmio per coprirlo ancora? Vorrei tanto essere smentito dai fatti e ricredermi. Magari fosse....ma temo di aver ragione. Però non glielo dite al giudice ottimista.
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