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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Avviene sempre più spesso che si destinino alla vendita cimeli più o meno preziosi, appartenuti a personaggi importanti, vip dello spettacolo e della vita sociale. Ecco per esempio tra le ultime proposte, è prevista per il 13 giugno p.v. la vendita della mitica batteria Ludwig di Ringo Starr e più precisamente, quella suonata dal celebre complesso quando fu inciso il famoso brano "She loves you", un classico del repertorio dei Beatles. Poterei anche riferirvi che il figlio di Salvatore Quasimodo, dopo aver impunemente venduto il prezioso archivio di cotanto padre, ora decide di porre sul mercato la medaglia e il diploma che suggellarono il famoso premio "Nobel" assegnato al nostro illustre connazionale nel 1959. Ancora per la vostra curiosità, sappiate che i famosi filippini che per anni hanno collaborato nella dimora di Vianello e Mondaini e il cui figlio fu adottato dalla celebre coppia, metteranno all'incanto, oggetti personali della Sandra per beneficenza (sic). Tanti altri oggetti provenienti dai depositi hollywoodiani saranno venduti a suon di dollari: I Ray-Ban dei Blues Brothers, la maschera di Catwoman e tanti altri cimeli che hanno fatto la storia del cinema, passeranno di mano battuti all'asta in varie parti del mondo. Parliamo di fior di quattrini e no di elemosine: per esempio per la medaglia e il diploma si parte da 50.000 euro, ma si conta di arrivare a 100.000 euro e oltre. La batteria pare che parta da una base d'asta di 300 mila euro, per cui siamo davanti a cifre da capogiro. La domanda e le preoccupazioni su questo disinvolto modo di fare "cassa" mi lascia perplesso: svendiamo i simboli della cultura per cederli in altre mani e a parte Alessandro Quasimodo che non si è vergognato di ammettere che sia ridotto male economicamente (eppure non è una buona ragione), tutti gli altri si nascondo generalmente dietro la scusa della beneficenza! Nutro seri dubbi su tale destinazione, le famose sedi d'aste battono i prodotti a suon di soldoni e raccolgono belle cifre, ma non abbiamo la certezza delle destinazioni accennate. Quindi se trattasi di business per rastrellare soldi, dispiace per queste dispersioni scellerate: si potrebbe pensare all'apertura di piccoli musei dedicati, a piccole fondazioni denominate con il nome del proprietario dei beni. Insomma, è selvaggio tutto ciò: si divaga, si sperpera un patrimonio storico e anche se piccoli e insignificanti oggetti, essi rappresentano la vita di chi li ha posseduti. Pensate al fazzoletto intriso di lacrime da me usato quando ebbi a piangere per la mia prima ragazza che mi lasciava perché ero troppo logorroico: piansi tanto, un vero colpo che mi travolse l'esistenza. Decisi quindi di conservare delicatamente quel fazzoletto perché segnava una tappa importante della mia vita. Ho già disposto che esso venga conservato gelosamente, ma nel caso i miei eredi decidano di metterlo all'asta, beh, almeno 20 euro....ekkekkazzo!!!
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