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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Era prevedibile che volassero stracci tra le due donne Elisabetta Sgarbi e Marina Berlusconi. Si sospettava una rottura nel momento in cui nel pacchetto RCS (Rizzoli) acquistato da Mondadori (Berlusconi), fosse inclusa anche la nota casa editrice Bompiani di cui la sorella di Vittorio Sgarbi, era la direttrice editoriale. Una mossa che non è andata giù ad Elisabetta ed altri autori come Umberto Eco, Sandro Veronesi e altre famose penne della nostra letteratura. Non ci voleva l'uovo di Colombo per capire che tra le due "culture" non c'era partita: la famiglia Berlusconi arraffoni per affari e accentratori per politica, e la cultura dei signori Eco e compagni che alla Marina hanno chiesto di rimanere in Bompiani solo se liberi ed autonomi per le scelte editoriali. Chiedevano ampie garanzie per iscritto, ma niente da fare, la padrona ha detto no o quanto meno ha promesso il pieno rispetto della libertà degli autori e basta. Non le hanno creduto e hanno sbattuto la porta fondando subito una nuova casa editrice mettendo tutti mano al portafoglio. Insomma, senza perdere tempo la "Nave di Teseo" pubblicherà i prossimi lavori dei transfughi e di altri che non vorranno "dipendere" dai Berlusconi: "...Essere editori di un certo spessore, non è lavoro che s'impara...". Marina si è precipitata a fornire le sue argomentazioni circa le preoccupazioni sollevate dagli scrittori ormai fuori, scrivendo una lettera al "Foglio". Ha ribadito la sua posizione e quella della Mondadori, non ci sta a passare per una sciocca figlia di papà che non capisce nulla di editoria e infine asserisce, senza voler passare per presuntuosa che: "...capire la differenza tra un libro e un detersivo, non è cosa così complicata, anch'io ci sono arrivata...". Beh, stiano tranquilli Eco, la Sgarbi, Veronesi e tutti gli altri: se la Marina Berlusconi è in grado di comprendere la differenza tra un libro e un detersivo, allora sono a posto così nella nuova impresa editoriale. "Perché il progetto editoriale..." ha dichiarato Umberto Eco: "...è l'unica alternativa alla "Settimana Enigmistica", il vero rimedio all'Alzheimer. Siamo dei pazzi lanciandoci in questa impresa". Eppure lo hanno appena fatto. Pazzi o lungimiranti???
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