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C'E' UN TEMPO PER PIANGERE E UN TEMPO PER RIDERE

Post n°1804 pubblicato il 18 Luglio 2016 da monellaccio19
 

 

Nei giorni scorsi, a cavallo tra la tragedia ferroviaria in Puglia e l'ennesimo proditorio atto terroristico a Nizza, ho seminato commenti più o meno simili sui vostri blog che raccontavano simultaneamente, tutti gli avvenimenti tragici che hanno sconvolto le nostre esistenze. Mi permetto ancora tornare su questo argomento, mostrandovi la vignetta apparsa sul profilo twitter del prestigioso artista di strada Banksy. L'emotività dei gravi avvenimenti, aggravati ancor più dai fatti registrati in Turchia, hanno portato all'immagine fatidica ed eloquente, dell'uomo placidamente seduto in poltrona  con gli immancabili popcorn: catturato dal televisore per  seguire le dirette che interessavano gli avvenimenti. Ebbene, il televisore metaforicamente si infiamma e l'uomo, impassibile e inerme, continua a seguire il globo che brucia sotto le fiamme dei focolai che scoppiano un po' dappertutto: siano tragedie ferroviarie, siano attentati terroristici, siano colpi di stato affogati nel sangue, non è più importante. E' una sola la linea portante: un mondo che si agita, si smarrisce e che perde il lume della ragione. Quindi fatalmente ho paventato nei miei commenti  lasciati sotto i vostri post, un futuro immediato dove saremo a scrivere solo e unicamente di fatti come questi ultimi e poiché temo che sarà sempre peggio, noi bloggers dovremmo evitare di farci coinvolgere assiduamente e con i ritmi degli avvenimenti, evitare di manifestare sconforto, pena e cordoglio. Tutto ciò no per mancare di rispetto ai morti, ai feriti ai parenti e amici colpiti così duramente dalle tragiche successioni drammatiche, ma solo per non associarci al lavoro dei media che provvedono a saturare la nostra voglia di sapere. Dobbiamo piangere e soffrire, ma in privato, ognuno nel suo cuore, nelle forme e nei modi che riterrà opportuno. Sappiate che c'è un grande disegno, magari non unico e no con un solo regista, per sconvolgere il nostro pianeta, è solo questione di tempo se si continuerà con questo passo. Non siamo insensibili, ma non dobbiamo e non possiamo dimostrarlo a quattro carogne bastarde che ci vogliono far sprofondare nel baratro del dolore e della disperazione. Così ci vogliono vedere: in una valle di lacrime con stridor di denti! Questa è la loro mira, il loro traguardo. "La miglior vendetta è andare oltre, superarla e andare avanti. Non diamo a nessuno la soddisfazione di vederci soffrire".

 
 
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geishaxcaso
geishaxcaso il 18/07/16 alle 08:23 via WEB
Buongiorno Carlo, in questo post tocchi una serie di temi delicati e difficili. Io non credo che il mio blog possa avere ulteriori significati oltre quello di esprimere il mio pensiero e confrontarlo liberamente con quello di altre persone. È vero che nel rumore di fondo creato dai media non è facile distinguere le singole voci, come non è facile distinguere il vero dal falso. La sfida del nostro modo di vivere occidentale oggi è questa, riuscire a capire e a costruirci un opinione comparando le informazioni e ragionando. L'alternativa praticabile è quella di acquistare opinioni preconfezionate, senza essere costretti a pensare. Ritengo che un uomo che paga la retta scolastica ai figli e poi si getta alla cieca sulla folla con un tir, non è riuscito a compiere tutti i passaggi mentali necessari a saldare la sua natura umana con quanto gli veniva inculcato sotto l'egida di una religione. Che poi, a mio avviso, isis o califfato che sia, sono mossi da brama di potere non certo di religione. La religione, intesa in questo modo non è che uno strumento per controllare le masse. Tutto questo per dirti che quando nei nostri blog affrontiamo questi temi non lo facciamo per paura ma per ragionare e capire. Ed è questo che dobbiamo continuare a fare. Anche tu insieme a noi ;) buona giornata!
 
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