|
Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
« CHI MUORE GIACE E CHI VI... | CASA VACANZA V/S VACANZA CASA » |
Tanto per sgombrare il campo da ogni incertezza, spero sarete d'accordo con me nel riconoscere che il tempo che viviamo sia dominato, soverchiato dalle immagini. Ci convincono i fatti: ciò che ci attira non sono più le parole dette e scritte, ma le immagini, foto o video non ha importanza, è opportuno che noi si veda. L'ampia dimostrazione è data dai media, dalla TV: un dramma, una tragedia, una scena raccapricciante viene proposta per giorni e giorni, un propinare reiterato che la dice lunga su ciò che la gente preferisce. Noi per esempio, noi che adoriamo il totem (PC) e siamo assidui frequentatori di Libero, Facebook e altri network, abbiamo il bisogno di arricchire i nostri siti con immagini, grafiche esuberanti e video musicali. Alla fine se ci scappa un post(ino), un commento o alcune parole per un saluto veloce, va bene, ma il grosso della prerogativa è tutto là nelle immagine, nelle foto e nei video. Chiacchierare realmente oltre che virtualmente, è preferito addirittura al leggere: sapete che i libri di sociologia, filosofia, psicologia sono praticamente scomparsi? Oggi non vogliamo approfondire, ci basta accennare un argomento al signor Google e cerchiamo il sunto, l'approssimazione di ciò che ci interessa. Siamo messi male, certo non si può fermare progresso e socializzazione, ma non facciamoci intorcinare, avvolgere dalle spire della socializzazione virtuale. Insomma, citando il maestro Francesco Alberoni: sta dissolvendosi il pensiero complesso, l'elaborazione mentale, la riflessione induttiva, la politica stessa perde la sua organicità, i leader sono sempre meno e come dicevo l'altro giorno, emergono solo coloro che vanno nella direzione dell'immagine eccitante, proponendosi con violenza esponenziale e linguaggio inusitato per le nostre abitudini. Alberoni avverte: "Ogni foto pubblicata è un pensiero che scompare". Meditate gente, meditate...
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
|