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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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E a proposito di cervelli in fuga, anche quest'anno sono stati assegnati i premi "IgNobel 2016". E io, puntualmente come un treno delle FS, vi ragguaglio sui risultati. Molti non conoscono questo ambito premio, tanti altri lo snobbano, ma è conferito doverosamente a quegli scienziati che lavorando sulla ricerca e sulle invenzioni innovative, scoprono tante novità. Saprete anche che apprezzo molto questa particolare assegnazione perché durante l'anno vi segnalo alcune scoperte di costoro e spesso ci rido su proprio perché sono idee balzane e tali da far montare la voglia di picchiarli violentemente tirando ceffoni alla cieca. Quindi, poiché suffragano indirettamente ciò che scrivo io (non sono io il cazzaro ma sono loro), voglio darvi un accenno a testimonianza che questi premi non sono assegnati "ad capocchiam", ma puntano veramente a gratificare il lavoro di quei quattro cialtroni che si convincono di aver scoperto la macchinetta per tagliare il burro.
Ahmed Shafik un egiziano, ha ricevuto alla memoria perché defunto nel frattempo, il premio IgNobel perché ha scoperto che se i ratti vestono pantaloni di poliestere, sono molto più fecondi di quanto già non lo siano. Roba che i conigli pretendono già gli stessi pantaloni.
Fredrik Sjoberg svedese, ha vinto il suo IgNobel per la letteratura: ha scritto un trattato (in tre tomi) "L'arte di collezionare mosche", dove illustra peculiarmente come collezionare mosche invece che farfalle, sia più naturale e facile rispetto ai cromatici lepidotteri: secondo lui, siamo tutti collezionisti di mosche anche se non ce ne siamo mai accorti! Ovviamente le farfalle lo ringraziano sperando che nessuno più dia loro la caccia, con o senza retino.
Christoph Helmchen neurologo tedesco, vince per una scoperta straordinaria: se si avverte un prurito su una parte del corpo, è sufficiente grattarsi l'altra parte corrispondente del corpo davanti allo specchio. Servirà a lenire o placare il prurito là dove si avverte. Insomma, un successo di quanto sia speculare il nostro corpo.
Anche la Wolkswagen ha vinto il suo premio: per il famoso caso del "Diselgate", le spetta il premio per aver trovato il modo molto spiccio e redditizio, di ridurre le emissioni dei gas di scarico solo quando si fanno i test automatici ed elettromagnetici alle proprie autovetture. Ingegnoso marchingegno per cui le macchine circolavano inquinando il mondo, ma se sottoposte ad accertamenti, il risultato era decisamente inferiore alle percentuali stabilite per legge. Più difficile a spiegarsi che no a farsi.
Potrei continuare ma mi fermo qui, se vi va, cercate gli articoli in merito e...fatevi due risate per come vada questo pazzo, pazzo mondo. Volevano conferirmi un IgNobel ma ho dovuto rifiutare in quanto già destinatario di un premio peggiore conferitomi dalla comunità di Libero e dagli amici nel lontano 2013.
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