|
Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
« LASSU' QUALCUNO LO AMA? | CARI AMICI VI SCRIVO.... » |
Che dirvi? Me l'aspettavo e non mi piace! Non è più come un tempo, si litigava, si discuteva, si andava in posto tranquillo (anche appartati in un bar) e via con le chiacchiere, le argomentazioni, le scuse, le cause, i motivi, insomma, si girava attorno al problema e tanto si smetteva quando tutto veniva appianato, concordato e la stretta di mano suggellava un accordo tra persone civili che avevano voglia di ricomporre la diatriba, gli errori e le onte arrecate alle parti. Oggi, per una discussione su una precedenza del cavolo, senza che vi sia un incidente e/o feriti, si scende dall'auto come ossessi e si ammazza il "rivale". Già, il rivale può essere chiunque di noi in una qualsiasi occasione: non v'è pesantezza d'offesa, sguardo provocatorio e/o motivi tali da passare a reazioni insulse, no...c'è solo da prestare attenzione a chi si abbia davanti e molto spesso, si sbaglia pure valutazione. A Como nelle immediate vicinanze della frontiera con la Svizzera, è apparso questo avviso mafioso, intollerabile e inequivocabile: è ovvio che quel referendum sui frontalieri non l'abbiano mandato giù facilmente gli amici lassù nell'alta Lombardia. E' una ripicca bella e buona che non ci fa fare una bella figura, non ci mette dalla parte della ragione e non cambia una situazione che è ancora in corso e attende solo di essere chiarita. Se ci comportiamo da malandrini prezzolati con atti e gesti tipici degli "imponimenti mafiosi", allora siamo perduti, dovremmo nasconderci e camminare a testa bassa! Ci sono i modi civili e legali per portare avanti la battaglia a favore dei frontalieri, avranno anche la solidarietà dei loro datori di lavoro e alla fine sarà un referendum a vuoto se a Berna non passa. Quindi via cartelli compromettenti e nessuna minaccia agli amici svizzeri: chi viene a spendere da noi e simile all'italiano che va a far il pieno alla macchina da loro. Coraggio siamo seri e affidiamoci alla piena libertà di chiunque voglia decidere di fare la spesa o il pieno alla macchina dove gli pare. Se andiamo avanti con le minacce, non fidiamoci della storica neutralità svizzera: qualcuno potrebbe reagire in maniere compulsiva e addio libertà di girare per l'Europa, Svizzera compresa.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
|