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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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« LA MAMMA E LA FIGLIA...C... | SENI E CIBO: DISTRAZION... » |
Stiamo subendo un vero e proprio attacco mediatico senza precedenti e mi auguro siate disposti a riconoscerlo. Mi riferisco in particolare alla "Cronaca Nera", un tracimante insieme di notizie cattive: omicidi, femminicidi, stragi terroristiche, incidenti stradali mortali, e tanti, tantissimi fatti di cronaca che aumentano ogni giorno in maniera esponenziale. Purtroppo viviamo male il nostro tempo per quelle che erano le aspettative di una società occidentale ipertecnologica e molto promettente; ma se poi ci mettiamo su un bel carico da undici, nessuno potrà negare che siamo prigionieri di ansia, paura e angoscia. Sono i pericoli maggiori che ci coinvolgono facendoci vivere al limite della follia: paura di tutto e di tutte le notizie che somatizziamo da mane a sera. Insomma, d'accordo sulla cronaca ricca, ma insistere, esagerare, sviscerare, parlarne alla lunga, non aiuta nessuno, anzi alla distanza, ci deprime costringendoci allo stress mentale e psicologico. Parliamo del caso di Ylenia, la ragazza aggredita dal compagno che ha tentano di bruciarla viva versandole addosso una tanica di benzina. Ogni giorno se ne parla e oggi addirittura la mamma la accusa, dopo affermazioni e smentite della ragazza, di essere offensiva verso le altre donne vittime di brutali aggressioni. La giovane vittima è contro tutti ormai: le prove inchiodano il suo compagno Alessio responsabile del tentato omicidio, ma lei nega ripetutamente sostenendo che lo ama alla follia. Un amore così intrigante da condurla alla menzogne e alla pazzia ammesso che lui abbia tentato di ucciderla e visto che...non possa esistere un amore così grande verso chi voleva ammazzarla! Ancora una notizia di oggi: la trentenne di Pavia che ha subito per anni le violenze del marito. Finalmente arriva il momento di un processo giusto e rigoroso dove lei si costituisce parte lesa per tutte le percosse e i pestaggi subiti. Sposati dal 2009, si è vicini a porre fine alla tragedia e improvvisamente la signora ritira la querela, dismette la sua "parte civile" ed è intenzionata non solo a salvarlo dalla giustizia, ma anche a perdonarlo: "Abbiamo un bambino di quattro anni e lo faccio anche per lui!". Beh, questi due fatti mi spingono con cinismo a giudicare le situazioni di queste due donne: non hanno capito una mazza. Essere dipendenti per "amore" di queste bestie umane, di queste larve subdole e di accettare inconsciamente tutto il male subito, non solo le spinge potenzialmente verso un futuro più o meno lontano e drammatico, ma non le mette in una situazione privilegiata e protetta. Totti il calciatore credo abbia approntato un videoclip proprio per esortare le donne a denunciare subito e senza tentennare, ogni accenno di violenza: ricordiamoci che uno schiaffo di oggi, uno spintone di domani, la mente malata di questi "uomini padroni", induce all'omicidio studiato, voluto, cercato e immaginabile. Quindi, snelliamo anche queste notizie quotidiane, parlarne dopo che queste donne rifiutino e respingano tutti gli avvertimenti solo per amore, non meriterebbero di essere commentate ripetutamente. Perdonate, ma se non siete all'altezza di capire i vostri cari familiari, di coloro che vi vogliono bene, della stampa e dell'opinione pubblica che vi esortano con forza e determinazione a mollare le bestie, allora scusatemi: "Non fateci perdere tempo, queste notizie ci scaraventano nell'ansia, nella piena angoscia, facendoci rimettere...in buona salute!".
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