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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Vaccini e vaccinazioni: i bambini devono essere protetti oppure dobbiamo continuare con le sceneggiate a tempo? Sappiamo tutti come da anni le vaccinazioni sui bambini siano importanti e vitali: esentarli da malattie esantematiche ricorrenti, è un obbligo doveroso da parte dei genitori. Sappiamo le sentenze del 2012, conosciamo le voci corse a velocità supersonica lanciate in rete e subito alla portata delle chiacchiere da giardinetti pubblici. La trivalente è pericolosa, i vaccini sono propedeutici con il rischio di contrarre forme di autismo. Bufale a tutto spiano, false notizie manipolate e pilotate a regola d'arte. Costano troppo? Chi c'è dietro questa false notizie? Perché buttare fuori i vaccini? Domande difficili e poco credibili, però c'è gente che ha creduto alla malelingue, ha cominciato a pensarci su e in quel preciso momento il la tigre da cavalcare è stata subito scelta da alcuni politici ignoranti che hanno pescato nel torbido per attrarre simpatie e voti. Il signore in foto, è il senatore "antivaccini" Bartolomeo Pepe, ex M5S ora nel gruppo misto GAL, si è battuto con le sue sciocchezze e oggi che ravvisiamo un inasprimento del morbillo con aumenti di casi dovuti proprio alle mancate vaccinazioni, torna sull'argomento con una battuta vergognosa e provocatoria: "Invece di vaccinare trenta bambini, mettiamone uno con il morbillo in classe. Troppo gratis? ". Una battuta che la dice lunga sulla sua intransigente posizione: sapete tutti che le malattie come il morbillo, la varicella, la scarlattina, sono facilmente virali specie per i piccoli, tuttavia, la credenza antica riteneva che se un bambino prendeva il morbillo, si curava e dopo era immune per un eventuale ricaduta. Cioè la malattia stessa, dopo il suo iter, predispone i necessari anticorpi a protezione dei piccoli. Orbene, se un vaccino serve a prevenire la malattia iniettando gli anticorpi giusti per evitare il contagio, perché non procedere? Meno se ne fanno e più si risparmia? Non ha perso tempo il Dottor Alberto Villani, presidente della "Associazione Pediatri Italiani", il quale oltre a definire ignorante nel vero senso etimologico del termine il senatore, così puntualizza: "Il virus del morbillo è molto aggressivo, fiacca l'organismo e lo espone all'infezione di altri germi che potrebbero causare danni letali al cervello e/o addirittura la morte. Spesso le conseguenze non sono immediate ma si manifestano a distanza di tempo". Più chiaro il Villani non poteva essere: i pediatri, il Ministero, si affannino a dissuadere i genitori spaventati dalle false voci messe opportunamente in giro: cui prodest? A chi giova tutta questa storia, mentre i bambini continuano ad essere vittime di scelte errate e pericolose? Ancora un prezzo da pagare sul piano della inciviltà sfrenata e strisciante, quali interessi dietro questa campagna antivaccino? Accetto tutte le argomentazioni, ma non mi si venga a dire che lo si fa per risparmiare sui vaccini. Capisco gli sprechi indicibili della Sanità Italiana, ma risparmiare sulla pelle dei bambini e lasciar fare agli amministratori locali delle ASL e alle notizie che corrono in rete, mi sembra una vera e propria follia, un assurdo modo per lasciare campo libero alle loro imprescindibili facoltà di sbagliare.
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