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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Ecco un caso che dovrebbe indurci a qualche maggiore riflessione. In una scuola media di Treviso, due studentesse di 12 e 13 anni, sono rimaste incinta. Caso unico, ma soprattutto sorprende la giovane età delle due ragazzine. Contrariamente a quanto siamo soliti sentire, in questo caso non c'è da sospettare nemmeno sul ceto sociale e sull'etnia: le due neo mamme, oltre a decidere di continuare la gravidanza, sono italianissime e di famiglie medio borghesi. Quindi, nessun pregiudizio, nessuna possibilità di attribuire colpe dovute all'ignoranza, all'indigenza e alla provenienza da nazioni più degradate della nostra. Il primo shock l'hanno vissuto le due famiglie, le due classi e la scuola tutta con il corpo insegnante. Una esperienza unica che ha disorientato tutti i coinvolti in questa faccenda bella da un lato (la maternità è sempre bella) ma traumatizzante dall'altro. Eravamo abituati ad essere coinvolti da studentesse delle superiori incinte, e non da ragazzine di scuola media. Intanto una famiglia con la ragazzina ha lasciato la città e non si hanno notizie, l'altra invece, dopo lo spiazzamento iniziale, ha accettato la situazione e l'alunna ha continuato gli studi. A breve sia l'una che l'altra porteranno a termine le gestazioni. Della ragazza rimasta in città si sa che il fidanzatino sia un ragazzo di 15 anni di origini rom. Quadro perfetto direi, a parte l'età delle ragazze. E qui sorgono le domande spontanee: quanto facciamo in famiglia e a scuola per preparare i giovanissimi al sesso? Sono abbastanza informati sulle conseguenze che posso scaturire se fanno sesso non protetto? Parliamo poco? Parliamo molto e loro non stanno a sentirci, visto che sempre più spesso ora stiano accadendo incidenti di percorso? Dobbiamo insistere, andiamo su, a 12 e 13 anni ci possono essere le prime infatuazioni, i primi innamoramenti, ma non si può cancellare la gioventù, gli anni più belli da impiegare diversamente e con altri scopi, "rovinandoli" con una gravidanza da portare a termine. Capiscano i giovani che per quell'incidente troppo prematuro, è come se saltassero un bel po' di anni cancellandoli dalla loro vita sociale e naturale. Spesso istinto e sprovvedutezza, lasciano segni che durano nel tempo. Può la nascita di un figlio appagare una ragazzina di 12 o 13 anni fino a negare la perdita degli più belli?
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