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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Sembrava una grande vittoria, una conquista sociale quando anni fa, si vietò in tv e nei film, di fumare: niente pacchetti in mostra, niente sigarette in mano e ancor di più, nessuna voluta di fumo che si alzasse nell'aria emanata da labbra avide di fumo aspirato. Intendiamoci, nessuno sperava che con questo intervento specifico e severo, si smettesse di fumare definitivamente, fu un buon segnale che associato e coniugato con altri rigidi provvedimenti, abbia dato i suoi risultati. Vietato fumare nei locali e luoghi pubblici, vietato fumare nei parchi, vietato fumare in macchina, insomma, una serie di divieti che ai fumatori sono costati molto nell'accettarli, ma che nel tempo hanno aiutato tanti a smettere di fumare o quanto meno, a limitare il numero delle sigarette. Un recente bollettino del "Center For Disease Control", informa che nel cinema americano, purtroppo, siano aumentate del 70% le scene con sigarette ben in vista e accese. Un dato preoccupante e per tale ragione si invitano i produttori di vietare almeno la visione ai minori di tredici anni. Il "Tobacco Incidents" come viene definito in USA, è sempre più diffuso, tanto che si insiste per avere un genitore che accompagni il tredicenne durante la visione. Inoltre, si punta a richiedere alle case produttrici una precisa ammissione se percepiscano sovvenzioni da produttori di sigarette. Infine, in caso di sussidi, partecipazioni di enti pubblici sotto forma di danaro, costoro si accertino in sede di contratto, della mancata presenza di una qualsiasi scena dove appaia un sigaretta, accesa o spenta che sia. Tempi duri e se in America il fenomeno assume contorni evidenti e notevoli, dovremmo pensare anche noi a qualcosa del genere per quanto riguardi le nostre produzioni? Tengo a precisare, tanto per sgombrare il campo da sospetti e pregiudizi verso la mia persona, che sono un modesto fumatore: solo due mezzi sigari, uno la mattina alle dieci dopo il caffè, uno il pomeriggio alle sedici sempre dopo il caffè. Lo so, pago pegno al gusto, al vizio e...all'aroma del caffè.
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