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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Poi dice che uno non ponga domande a bruciapelo: "Che fine hanno fatto i circa 28 milioni di euro raccolti dai generosi italiani fino alla fine di gennaio 2017 per le zone terremotate e i fratelli in difficoltà? Bella domanda e solo noi in Italia, conoscendo bene i signori che ci governano, ci poniamo il quesito. Non credo che nei paesi della mittel Europa o del nord, in situazioni analoghe, i cittadini si pongano questa domanda: si fidano, sanno che sono onesti e puntuali i loro amministratori, per cui, non c'è da preoccuparsi più di tanto, pazientare e attendere gli sviluppi. Noi invece, ormai scafati e pronti a prendere colpi impensabili da Roma sede del potere politico, siamo a chiedercelo perché non se ne parla più da un bel po' e come si dice da noi: "Passata la festa, gabbato lo santo". Ho cercato di ficcare il naso e ho trovato un flebile traccia. I soldi sono in banca (azz!!!) e aspettano di essere usati dal commissario alla ricostruzione e all'emergenza poiché sono a sua disposizione ed entrano nelle sue competenze (ari...azz!). Messa così è tutto legale, corretto e no problem se fossimo lassù tra renne ed eschimesi. Purtroppo, siamo quaggiù e già le banche dovrebbero dar conto degli interessi maturati fino all'ultimo centesimo. Ovviamente se fallirà la banca (cosa che in Italia potrebbe accadere) allora ci saremo giocati i 28 milioni, ma lo stato provvederà a metterli di tasca sua, che poi sarebbe sempre di tasca nostra! E non finisce qui perché i soldi non serviranno mai per i cittadini, ma per le opere da ricostruire oppure per gli interventi di recupero. Troppo evasivo lo scopo, tempi non definiti, lavori non precisati e temo che si conti molto sull'oblio degli italiani, sulla noncuranza tipica del: "kemmenefrega, io ho dato al 45500 e ho messo a posto la mia coscienza!". Insomma, siamo alle solite? So che in quelle zone vi sia malumore, le scosse continuano senza soste, i nervi saltano e questi non toccano ancora i soldi aspettando chi? Godot non arriverà sicuramente e se decidessero di menare le mani ormai stufi dei soliti giochetti, allora io sarò con loro e con le mie mani...applaudirò fino a spellarmele.
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