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« AMAREZZA E COSTERNAZIONE...E CI SIAMO GIOCATI UN POLMONE! »

PIXIE DIXIE E...FIXIE

Post n°2452 pubblicato il 25 Agosto 2017 da monellaccio19
 

Risultati immagini per fixie bike

 

I ciclisti urbani non hanno mai avuto vita facile e più grande è la città, più corrono rischi. Le piste ciclabili cittadine sarebbero un buona soluzione per loro, solo che non sono mai abbastanza e fatalmente, il contatto diretto tra un'auto e un ciclista è sempre grave. Quindi il ciclista teme i mezzi a motore: sono pericolosi e nonostante la prudenza usata e le piste riservate alle due ruote con pedali, accade che l'incontro, o meglio lo scontro, sia probabile con gravi conseguenze per lui. Il pedone a sua volta, teme anche il ciclista poco attento, colui che in mancanza di pista riservata, pedali tra la gente sul marciapiedi per evitare la strada. Questo è un punto a sfavore dell'ignaro pedone il quale si vede sfiorare pericolosamente da saettanti e svicolanti bici che fanno la gimcana tra i passanti. Ora invece dovremmo cambiare prospettiva e se prendesse piede l'uso in città della maledetta bici FIXIE allora si creerebbero comunque seri problemi per i pedoni. La Fixie è una bicicletta come tante, solo che è a scatto fisso, quindi un solo rapporto e per non farsi mancare nulla (alla lettera) non ha i freni, né sulla ruota anteriore, né su quella posteriore. La pedalata comanda il mezzo, la catena fa girare la ruota posteriore e se la pedalata è vigorosa, la bici fila come una macchina. Come gestirla quindi se non possiede freni? Dovrebbe essere il ciclista che in caso di necessità, dovrebbe abbassare la pedalata a tempo debito per rallentare con un certo margine di tempo e spazio. Difficile che ci riesca e l'altro giorno un giovane ha ucciso una donna in Inghilterra. La Fixie è una bici fuorilegge, non è ammessa sulla normale viabilità e nel caso del giovanotto anglosassone, dovrà rispondere di omicidio colposo. La bici maledetta è vietata dappertutto e chi fosse sorpreso a guidarla su strade cittadine o extra cittadine,  viene multato e il mezzo gli viene sequestrato. Stante questa situazione, il giovane Chris Allister come sperava di cavarsela andando in giro con quell'arma letale? Follia, pura pazzia di chi sfida il suo destino e fin qui "nulla quaestio", ma quando la sfida mette a repentaglio la vita di altre persone, la "quaestio" riguarda la società, la civiltà e la giusta punizione. Sapete cosa abbia detto alla polizia dopo il mortale incidente: "E' stata la donna a finirci sotto!". La pena consigliata per costui? Portarlo in cima ad una ripidissima e lunga discesa e obbligarlo a lanciarsi con la sua stessa bici. Vediamo se frena con i...piedi visto che con i piedi ha ragionato!

 
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semplicelucrezia
semplicelucrezia il 25/08/17 alle 19:21 via WEB
Carlo a Genova !
 
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