|
Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
« MATRIMONIO VELOCE E...D... | INDOSSARE L'ARIA E...SENTIRLA » |
Come per il "femminismo", movimento nato negli anni settanta per rivendicare i legittimi diritti delle donne, così oggi, stiamo per etichettare il "femminicidio" come una manifestazione fasulla, una invenzione della politica. A questo arriveremo se non si porrà freno e discredito a chi si serve di questa finta arma per fare politica di bassa...lega. Dopo tante idiozie, dopo tante discriminazioni sollevate anche in ambienti insospettabili e destinati a giudicare il reato, oggi c'è chi si inventa la sparata solo per fare politica spicciola e sciocca. "Il femminicidio è un'invenzione della sinistra", con questa frase ricca e colorita, il consigliere leghista triestino Fabio Tuiach, liquida la questione e sgrana una serie di cifre per sostenere la sua verità. Servendosi di un articolo di Marina Dalla Costa, evince che l'Italia è uno di quei posti con il tasso più basso di omicidi femminili e raffrontandoli con altri dati, conclude che alla fine muoiono uccisi 3 uomini per una donna ammazzata. Pertanto, con una cifra così impressionante, dovremmo parlare di "maschicidi" perché le donne uccise sono poche rispetto agli uomini. Ammesso e non concesso, il ragionamento punta sulle cifre ma no sul fatto che comunque le donne siano vittime. Ossia, solo perché una su tre maschi viene uccisa violentemente per specifiche ragioni maschiliste, oltraggiose, prepotenti e vessatorie, non dovremmo preoccuparci del problema? E basterebbe tutto ciò per giungere alla conclusione che la sinistra si inventi un problema per cosa poi, non si capisce bene. Si capisce invece come il signor consigliere sia poco dotato nella cervice e incline alla solita teoria populista. I politici della sinistra hanno sollevato subito le loro critiche e Salvini boss e capo indiscusso, richiami severamente il suo sottoposto perché simili posizioni e certe idee sono veramente indisponenti e irricevibili. Se continuiamo di questo passo, cioè strumentalizzare ogni argomento e situazione solo per portare voti a casa, allora veramente il "femminicidio" sarà solo un movimento politico che dovrà impiegare decine e decine di anni per essere riconosciuto come piaga cancerogena diffusa nel nostro tessuto sociale.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
|