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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Vabbè, può accadere, può succedere dovunque, sono casi particolari ma no impossibili. Usare poi termini come "choc" per una questione così, mi sembra esagerato perché poi uno pensa chissà che cosa sia accaduto: "Choc in Francia: gli hamburger battono le baguette". Allora potrebbe succedere che il lettore ritenga che con il clima terroristico, ormai percepito da ogni cittadino apolide, abbiano scoperto delle bombe camuffate negli hamburger più che nelle baguette, le quali in Francia sono "bene nazionale prezioso e insostituibile". Non è così e l'esagerazione con l'abuso del termine choc, mi sembra spropositata. L'anno scorso è stato registrato un incremento di vendite all'85% di hamburger all'americana. Cioè, di pezzi sono stati venduti 1 miliardo e mezzo, mentre la classica e amata baguette, ha venduto solo 1 miliardo e duecentomila esemplari. Apriti cielo: sapete come la baguette sia un idolo, un must che non deve mancare sulla tavola dei francesi esasperatamente nazionalisti anche sull'alimentazione. Pertanto, nonostante la notizia choc, nessun suicidio, gesti violenti di rabbia e cortei contro gli odiati hamburger americani, si sono registrati alla divulgazione della notizia disastrosa. In verità il confronto/comparazione è tra una buona baguette con prosciutto e burro e un classico hamburger che ha migliorato molto la qualità dei prodotti inseriti e inoltre, le vendite maggiori avvengono nei ristoranti più che nei fast food. Il ristorante ovviamente guarda più alla qualità del prodotto. Insomma, stiano tranquilli i francesi, nulla di grave, sono cifre che non uccidono l'uso del pane baguette ma che indicano magari, come i giovani fuori tavola e per un pasto veloce, preferiscano i pratici e soddisfacenti hamburger: se comprati in un ristorante, meglio ancora.
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