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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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La guerra è dura e le donne marocchine non ci tengono a perderla, quindi battaglia dopo battaglia, aggiungono al loro bollettino di guerra le vittorie e le sconfitte. Tutto è cominciato da tempo ormai, ma la pagina Facebook "Sii Uomo", aperta qualche giorno fa, ha contribuito ad accendere gli animi e ancora una volta la reazione è stata pronta e dura. A Rabat gli uomini sono stati invitati a non consentire alle loro donne, di uscire di casa con abiti succinti o addirittura, se si recassero in spiaggia, di evitare che indossino il bikini. Beh le donne hanno replicato alla grande sempre su FB per far intendere che non c'è trippa per i maschietti marocchini: "Sii donna, fa quel che ti pare" è la pagina contrapposta a quella maschile e con le chiare intenzioni esplicitate, vi saranno molte donne che usciranno di casa e andranno al mare indossando il bikini. Proclami da una parte, ordini dall'altra, le attiviste marocchine non perdono occasioni per controbattere colpo su colpo: "Chi siete voi per impedirci di indossare quel che vogliamo? Solo degli imbecilli possono aderire ad una campagna così maschilista e indietro di decine e decine di anni". Quindi le due fazioni si sono allargate su FB e tra contrari e propensi, giù botte da orbi. Intanto sulla celebre spiaggia di Casablanca e altre molto frequentate, le prime marocchine in bikini sono là a fare le donne libere, indossando quel che vogliono. Vi garantisco che quelle avanti con la protesta, sorprendono per ciò che hanno tenuto nascosto per tanto tempo. Lo giuro!
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