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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Vabbè, noi abbiamo giocato così da piccoli, ma i nostri figli al contrario, hanno avuto altre possibilità grazie al progresso e alle proposte che il lungo tempo ha consentito. Abbiamo fatto sacrifici per comprare loro i giocattoli del momento, quelli che più andavano di moda e quelli più reclamizzati. Per loro abbiamo fatto e dato il massimo, li abbiamo accontentati anche quando erano capricci insistenti per avere ciò che più li interessava. Lo abbiamo fatto e non credo vi siano rimpianti o pentimenti da parte nostra, ci è toccato, al contrario dei nostri genitori che purtroppo non hanno potuto darci molto. Ora abbiamo figli sposati, figli sistemati altrove, hanno magari a loro volta, figli da accontentare con giocattoli attualissimi molto diffusi, insomma, ogni tempo ha prodotto nuove opportunità per i ragazzi di ieri (noi), i nostri figli e i nostri nipoti. Orbene posso chiedevi e capire, aiutato anche da voi, perché ho il ripostiglio di casa e quello giù in garage, pieno zeppo di giocattoli dei miei figli? A prescindere dai piccoli oggetti ancora in vista nelle loro camere libere, e ancora presenti sui mobili e sulle mensole come un vagone di un trenino Rivarossi, un guantone da baseball, macchinine diverse, un modellino di carro armato, bamboline diverse e infine (riposti) giochi da tavola come Cluedo, Sapientino, Il Trabocchetto, Indovina Chi?, Il Microscopio e il suo corredo, Manger, Il gioco dell'Oca, Scarabeo, un paio di guantoni (veri) da boxe, e altre scatole di cui non posso leggere nemmeno i nomi perché sono più dietro e coperte da altri giochi. Perché dopo tanti e ripetuti inviti, non se li portano a casa loro? Ma perché dobbiamo custodirli ancora noi? "Buttateli!", è stata la perentoria risposta che ci hanno dato puntualmente ogni volta, ma chi ha il coraggio di farlo? "Potrebbero servirvi per i vostri figli...". Macché, inutile e pleonastica replica: "I nostri figli? Ma quelli chiedono ben altro, per cui, rassegnatevi!". Io sono messo così, male e affogato da tanta roba, potremmo procede allo smaltimento, ma chi ha il coraggio di liberarsi dei ricordi piacevoli che questi giochi e giocatoli ci destano ogni volta che li guardiamo? E voi come siete messi? Vivete gli stessi problemi o avete avuto la forza necessaria per spazzare via tutto e servirvi degli spazi liberati?
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