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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Ai miei tempi le lavagne erano così: tutto si poteva dire, ma il loro impiego didattico ed...educativo, era importante e rendeva le lezioni molto più accessibili. Su RAI 3 da un po' va in onda un programma interessante "Alla Lavagna": una proposta che pone, puntata dopo puntata, una persona nota al grande pubblico di fronte ad una classe elementare per esercitare il ruolo di maestro/a. Un modo diverso dal canonico e tradizionale insegnamento, per impartire lezioni (a scelta del maestro di turno) ai ragazzini che sembrano essere attenti sia alle proposte che alla novità di ospitare una persona famosa che insegni. L'ultima ad apparire in veste (sic) di maestra elementare è stata la signora Santanchè, imprenditrice e donna politica passionaria e destrogena pronta a saltare sul primo carro che le passi davanti. Tornando alla lezione che ha tenuto davanti ai ragazzi della elementare, la "pitonessa" ha lanciato un messaggio che ha scatenato un sacco di polemiche: "Il denaro è l'unico strumento di libertà...". Detto così lascia perplessi un po' tutti: fosse stato uno dei soliti programmi a cui partecipa, magari qualcuno (adulto) le avrebbe sparato una bella pernacchia per l'assurdità dell'affermazione categorica. Detto invece a dei ragazzini che dovrebbero formarsi con una mentalità culturale meno aggressiva della signora, è saltata subito agli occhi e messo in discussione specie in rete. Una brutta lezione di capitalismo si è azzardata a fare la Santanché, tra l'altro, non corrisponde a verità la sua affermazione e a nulla ha a vedere con i soldi, la libertà dell'uomo e il capitalismo. Una pessima presenza e lezione da dimenticare la sua, poiché la sua libertà, un uomo la conquista giorno dopo giorno con i sacrifici che fanno i genitori di ceto popolare, per mandarlo a scuola, per fargli continuare gli studi che potranno consentirgli una volta diplomato e/o laureato, di raggiungere il giusto posto in società. Studio e cultura consentono di essere liberi: no i soldi, ma il bagaglio del sapere e della professionalità. Una scelta scellerata quella di mandare la Santanché a fare lezione in un programma particolare come "Alla Lavagna"; ci sono passate persone utili e persone che lanciando segnali fuori contesto, hanno procurato danni gravi. Il danaro può essere uno strumento ma non è certamente il fine definitivo da raggiungere, i soldi si possono fare ma senza la condizione "sine qua non" sparata e usata senza criterio dalla maestra sbagliata nel posto giusto! I ragazzi avranno pensato che per sentirsi liberi dovranno possedere il denaro e se non potranno, farselo regalare o procurarselo ad ogni costo e con ogni mezzo. Ricchi si diventa e per diventarlo bisogna guadagnare onestamente molti soldi. "Questa è l'ultima conclusione della saggezza: meritano la libertà e la vita soltanto coloro che devono quotidianamente conquistarsele". (J.W. Goethe)
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