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GIOCARE CON PASSIONE E RISPETTO!

Post n°3395 pubblicato il 21 Novembre 2019 da monellaccio19
 

 

 

Come è noto, lunedì scorso la nazionale di calcio italiana condotta molto bene da Mancini, ha battuto l'Armenia per nove reti a uno. Qualche ora prima a Grosseto, una squadra juniores, in una partita certamente non amichevole, ha battuto la squadra avversaria per 27 reti a O. Risultato eclatante, espressione di una netta supremazia della squadra grossetana "Invictasauro". Orbene, l'allenatore della squadra vittoriosa con quel risultato così vistoso, è stato esonerato dal suo presidente Paolo Brogelli proprio per la squillante  sconfitta inflitta e inoltre,  si è premurato porgere le scuse alla squadra sconfitta. Un gesto molto significativo che il mister Riccini purtroppo non ha compreso a tempo debito: "Gli avversari innanzi tutto, si rispettano". Una vittoria amara che riportata con grande eco su tutta la stampa, ha invitato a discutere molto gli appassionati e quindi ha coinvolto tanti sportivi e tifosi. Il presidente ci ha tenuto a confermare il gesto e nel contempo, ha ribadito l'amicizia che lo lega al suo mister, ma precisa con fermezza: "A che serve vincere 27 a 0? Gli avversari vanno rispettati e questa mortificante vittoria non è stata ben gestita dall'allenatore. Ai ragazzi non va insegnato che bisogna vincere per forza e con risultati da pallottoliere, i giovani devono giocare e nello stesso tempo scolpire nella mente e nel cuore, i grandi valori che lo sport in genere deve loro insegnare". Non fa una piega questa argomentazione del presidente che evidentemente punta sulla educazione, sul rispetto e sullo scontro corretto senza alcuna foga inutile. Questi sono valori, questa è etica e tornando alla nazionale italiana, porrei la stessa domanda: "Che differenza fa vincere 5 a 0 o 9 a 1?". Infierire su una squadra più debole, vincere facile con "goleade" che nemmeno alla Coop vendono un tanto al kilo, cosa può insegnare ai giovani?  Misurarsi su un campo da gioco, vedere due squadre confrontarsi al meglio, giocare un buon calcio da ambo le parti, deve essere prestigioso per entrambe e se alla fine una vince per 9 a 8, quel prestigio sarà condivisibile e metterà entrambe sullo stesso livello senza mortificare e declassare (con sfregio) nessuno, nemmeno un avversario. 

 
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massimoavaro
massimoavaro il 22/11/19 alle 11:25 via WEB
l'avversario si rispetta giocando al meglio delle proprie possibilità, sempre e in ogni caso! Il pietismo non rientra tra i valori che lo sport dovrebbe trasmettere, sopratutto, ai giovani e, d'altro canto, per chi subisce un'amara sconfitta, constatare che l'avversario gioca a "mezza forza", che non si impegna come, per l'appunto, dovrebbe ogni sportivo che si cimenti in una competizione, essere trattati con sufficienza dall'avversario, questo si che sarebbe davvero umiliante. Non ho visto la partita di cui si discute e, pertanto, parlo solo dei principi generali che dovrebbero regolare, a mio avviso, ogni competizione sportiva, specie tra giovani atleti. Ovviamente, l'eccesso di foga agonistica con avversari "più deboli", questo si che sarebbe da censurare ma, ripeto, non avendo assistito a tali episodi, non mi sento di censurare l'operato del mister. In tale evenienze, ciò che dovrebbe accadere, sempre a mio avviso, come di frequente si vede sui campi da gioco, è che l'allenatore, raggiunta la "sicurezza" del risultato positivo, potrebbe far entrare in campo i ragazzi che usualmente stanno in panchina, sperimentare nuove formule, nuovi moduli e fare sentire tutti gli iscritti sul foglio gara, protagonisti della giornata. Ma io sono un rugbista, non un calciatore...
 
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