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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Ecco come, in occasione della giornata dedicata alla violenza sulle donne, un colpo basso, duro, improvviso e impensabile, possa destabilizzare una situazione che credevamo di conoscere. Non bastano fatti, testimonianze, convegni, interviste, a chiarire e ribadire le cause e le effettive ragioni che spingano uomini ad esercitare violenza, più o meno spietata, sulle donne. l'ISTAT ci serve i risultati dell'indagine condotta nel paese, proprio sul tema della violenza femminile. Numeri e percentuali da lasciare basiti, il pregiudizio dilaga apertamente e trasuda dalle indicazioni dei partecipanti all'inchiesta e riportati su Repubblica.
Innanzi tutto partiamo dal dato più significativo e fornito in modo semplicistico e prevenuto: "Lo stupro è colpa delle donne".
Il 40% degli intervistati, sostiene che se le donne davvero non volessero, molti stupri non avverrebbero.
Il 24% è del parere che tutto dipenda da come le donne vestono.
Il 15% sostiene che se la donna è ubriaca, è responsabile!
Il 6% infine è convinto che le donne serie non corrano alcun rischio.
Direi che leggere tutto ciò, approfondire questi dati, procuri orticaria fastidiosa e un senso di disagio psicofisico. Siamo a fronteggiare un'ondata pregiudizievole di pareri che poco hanno a che fare con una realtà drammatica e poco rassicurante. Mi permetto solo osservare: "Ma chi avete interrogato per partecipare a questa inchiesta così importante e socialmente utile per fronteggiare opportunamente una delle tragiche fatalità che una donna debba vivere sulla propria pelle giorno dopo giorno? Credete veramente alle menate canzonatorie e beffeggianti di costoro?".
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