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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Oggi, domenica delle Palme, ho scartato l'idea di scrivere il solito post e a maggior ragione, ho pensato a qualcosa di diverso e in tema con la giornata odierna. Stanno girando in rete e quindi presumo che vi sarà capitato in questi due ultimi giorni, di incrociare due strane e particolari notizie. A Ponza isola del Tirreno, difronte al porto, si affaccia la parrocchia dei SS. Silverio e Domitilla. Alcuni messi fa, alcuni marinai dell'isola, per compiere un voto, hanno pensato bene di porre ai piedi del vecchio Crocifisso della parrocchia, una corona di spine approntata con le loro mani e servendosi di rami spinosi. Una corona simile a quella che Gesù ebbe a sopportare sul suo capo. Posta ai piedi del Cristo, la corona da circa quattro mesi, ha cominciato a germogliare qualche piccola fogliolina verde. Notare i rami secchi di rovo e le foglie verdi fiorite senza alcuna cura, è stato per il parroco e i fedeli un segno, un grande segno di vita. Ma c'è di più: in questi ultimi giorni, avanzando la primavera, alle foglie si sono aggiunti fiorellini rossi. Non è un miracolo, è la natura che vive e come sempre, dimostra a tutti come la sua sia vita vera, vita voluta dal Creatore. Nella parrocchia di Bozzano quartiere di Brindisi, l'altra sera mentre il parroco Don Stefano si accingeva a chiudere il portone della Chiesa, si è trovato dinanzi a questa scena:
Rondini che dormivano sul bordo del portone della Chiesa. Immaginate la sorpresa e l'imbarazzo del prete. Le 15 rondini non si sono scomposte: Don Stefano ha cominciato a filmarle, parlava sottovoce e qualcuna ha cominciato a muoversi senza allarmarsi. Il video è andato avanti per parecchi minuti, il sacerdote manifestava la sua emozione e si chiedeva come fare per sollecitarle a muoversi e cercare una soluzione...pacifica. Loro imperterrite e fiduciose di trovarsi in un posto tranquillo e sereno, si sono mosse con piccoli movimenti e sono rimaste ai loro posti. Il video è stato chiuso mentre il parroco si chiedeva come trovare un modo pacifico e indolore per sistemarle senza far correre loro alcun pericolo. Anche in questo caso non si tratta di un miracolo, è solo la natura che compie il suo percorso: in questo caso le rondini che arrivano dal sud più profondo e caldo, sulla strada della loro emigrazione verso i paesi del nord, stanche ed esauste si sono fermate lì, sicure di trovare un posto per riposare serenamente. Direi che a questo punto, considerando i due avvenimenti, c'è da mettere in gioco la nostra fede. I segni sono quelli che se letti e interpretati con fede cristiana, ci indicano un Cristo che nonostante le pene e la dura Crocefissione, ci dona la vita, la pace, la salute e la gioia. Le rondini invece sulla porta della Chiesa, cercando il riposo e la serenità, ci richiamano al percorso della nostra vita che in questo frangente viene messo a dura prova. I segni da cogliere sono dunque quelli della speranza per tutti, le nostre preghiere non sono vane, il Signore non ci abbandona e ci esorta a confidare nel suo aiuto, specie se le nostre preghiere saranno elevate al cielo in questa settimana di Passione. Pasqua di Resurrezione sarà la nostra Pasqua verso la nuova vita. Intanto, non potendo scambiarci il tradizionale ramoscello di ulivo, scambiamoci queste due brevi storie intense e rappresentative dei segni che si legano alla nostra profonda fede. Buona domenica delle Palme a tutti, credenti e non credenti.
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