"Una donna senza profumo è una donna senza avvenire", non ricordo chi l'abbia detto, ma non è importante ai fini del post. Annusare un profumo quando siamo abbastanza vicini ai nostri simili, ancor di più poi se trattasi di persona di sesso opposto al nostro, viene spontaneo, naturale e accade no per nostra scelta, ma per insistenza del profumo stesso. Diciamoci la verità, un profumo intenso e intrigante, una fragranza penetrante, inducono ad un'involontaria ma diretta sollecitazione: nel momento in cui lo percepiamo siamo attratti, il piacere è evidente e solo se fosse un profumo poco apprezzabile o addirittura sgradevole, rinunceremmo ad annusarlo. In realtà, non v'è nulla di più attizzante del profumo emanato dal corpo: senza ricorrere ad alcun artificio, solo odore naturale; insomma, niente eccita più del profumo del proprio simile emanato a...pelle! Manco a dirlo, sono le donne, specie quando sono all'apice del ciclo, a recepire maggiormente l'odore del maschio: in tal caso si scatena una tempesta ormonale e il desiderio monta tanto più se è penetrante il "profumo" del maschio. Insomma, direi che siamo alle origini della specie umana: come avviene tra gli animali la cui fase dell'accoppiamento è preceduta da un intenso preliminare basato sull'annusarsi reciprocamente, così per uomini e donne, l'attrazione è fondata sul "sentirsi a narici". Si è così ipotizzato che nel corso dei secoli, l'evoluzione abbia avuto una risolutiva e determinante spinta proprio dall'odore naturale che ciascun individuo emana: una sorta di "documento d'identità", un'attestato comprovante al partner, la propria natura, il proprio carattere e la propria personalità. Bah, vi confesso che sono perplesso su queste teorie: la pigmentazione della nostra pelle non possiamo gestirla, l'emissione di un odore della pelle, non può essere pilotata e manipolata, se uno/a non ha dalla sua un buon odore, hai voglia a dire che l'altro/a si ingrifa solo ad annusare! In tal caso, proprio perché non siamo animali e dotati del bene dell'intelletto, ci attrezziamo: il profumino, il deodorante, il buon sapone, la doccia con un buon prodotto, ci garba eccome. L'aiutino per le narici, nonostante i sentimenti e con tutto il desiderio, è necessario. Forse non aveva tutti i torti la bella Marilyn Monroe quando, alla domanda: "Cosa indossi quando vai a letto?", rispose candidamente: "Una goccia di Chanel nr. 5 e...basta!". Io, come ebbi modo di dire tempo addietro, ho il mio profumo preferito a prescindere dalla mia naturale emanazione epidermica. Il mio profumo è: "Eau de Fogne" par Monellanchy/Paris. Pertanto, cari uomini e donne, diffidate e siate prudenti: andare a naso non sempre conferma le intuizioni recepite, specie ora che si va incontro all'estate, spazzate le teorie fuorvianti e non ponete fiducia nella vostra pigmentazione. Chiedetelo a chi viaggia spesso servendosi di mezzi pubblici: quella è la prova del fuoco.