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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Sarà che il lockdown ci abbia folgorati sulla strada della ripresa lenta e difficoltosa, sarà che molti non riescano a immaginare, nel breve periodo, un ritorno ai vecchi fasti del tempo che fu, certo è che c'è chi voglia cambiare pagina e farlo partendo proprio dai guasti prodotti in tantissimi anni di moda "up to the date", sfrenata e al limite di ogni passione stilistica. Armani sembra il più "colpito" nella coscienza professionale e non ha remore nell'ammettere che molto si sia sbagliato nel passato e che forse sia giunta l'ora di voltare pagina. Tranquille donne, state calme signore e signorine: ciò che potrà accadere (se succederà) non riguarderà lo stile, la fantasia e la creatività dello stilista: "Basta con le tendenze, la vera libertà per una donna sarà poter vestire in base al suo gusto e alla sua conformazione fisica". Sembra una battuta pronunciata così tanto per darsi qualche aria in più, ma in effetti il buon Giorgio non pare abbia voglia di scherzare. Si punta in altri termini a non "imporre" il pensiero fisso dello stilista: un abito messo addosso a una modella con tutti i crismi necessari, può non essere adatto a tutte e quindi l'invito è di smetterla con i suggerimenti artificiosi e puntare sulla intelligenza delle donne capaci di comprendere i capi che vadano bene per loro in base alla propria conformazione e al proprio gusto. Nessun rimpianto per il passato e gli stilisti con i loro "complici" fotografi di moda, devono superare la forma mentis che fino a ieri, li abbia portati in cima alle vette della moda. Non più enfasi nel mostrare, le indossatrici sono tutte brave e belle, mostrano i loro corpi in abiti ben modellati: è stato sempre così nel tempo. L'Emporio Armani oggi, pone in vendita abiti diversi, tanti modelli e in quasi tutte le taglie: ogni donna secondo le proprie esigenze deve scegliere e non pensare all'abito indossato da una modella, sarebbe l'indizio più fasullo. Stanno cambiando i canoni, stanno mutando i sistemi, i processi produttivi e i destinatari della produzione: sempre donne ma attente, intelligenti e capaci di servirsi solo del proprio giudizio, senza subire la pressione dello stilista e nemmeno quelle tendenze molto spinte solo per meri motivi commerciali. Armani ha aperto una nuova strada, Prada e Fendi sono a procedere nella stessa direzione con scelte comuni ma diverse per gusto, fantasia e stile. Esattamente come abbiano ad essere, altrimenti che kakkio di stilisti sarebbero?
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