|
Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
« OLTRE LE CASALINGHE C'E... | MA CHE ROBA E'? » |
E' ormai marcata ed evidente la nostra incontenibile e irremovibile intolleranza verso le diversità e le critiche dissennate: si moltiplicano in maniera esponenziale ed esagerate in tutte le direzioni. Sei grasso? Hanno da ridire. Sei magro? Hanno da ridire. Sei omosessuale? Hanno da ridire. Sei etero? Hanno da ridire...e potrei continuare ad libitum! Ormai la diversità è motivo di discussioni accese e fuori luogo, poiché essa è solo "lana caprina" che non merita e non consente discussioni, la si accetta e basta. Il covid ci ha dato la possibilità di superare barriere che ritenute inamovibili dai corsari della rete, oggi liberano le donne da legacci e remore radicalizzate nel tempo. Non è stato un caso che specie in questo ultimo periodo, proprio mentre l'epidemia si ringalluzziva dopo averci illuso questa estate, molte donne hanno scoperto l'importanza di non essere perfette: Vanessa Incontrada, Arisa, la stessa Ferragni e altre ancora, hanno dato dimostrazione plausibile delle loro modeste e o irrilevanti imperfezioni. Sono tutte quelle che nonostante le loro apparizioni, i loro impegni e l'essere sempre in vista specie sui social, sono state puntualmente massacrate dai naviganti pronti sulle loro tastiere a spifferare la loro avversione pragmatica per i dettagli che evidenziano le imperfezioni. Un corsa inimmaginabile a chi scopre di più e a chi riesce a dire più cattiverie degli altri. Il momento critico ha spinto queste donne a scoprire che le loro "imperfezioni", sono parte del loro capitale umano, nulla da criticare e niente da eccepire, quindi un mostrarsi nella loro completa naturalezza e pronte a sfidare gli appassionati delle diversità. Ma in fondo cosa significa essere diverse? E, ancor più, cosa significa essere perfette? L'ultima, ma solo in ordine di tempo, è la Martina Colombari, che per mesi e mesi è stata massacrata dai diavoli del web per essere anoressica e magra più di una baguette: lei con i suoi 45 anni si mantiene fisicamente praticando molto sport e conserva una linea da apprezzare per una donna della sua età. Niente, presa di mira dai molossi del web, addentati i polpacci, non l'hanno mollata fino a farla star male. Anche lei quindi, alla prima occasione, ha colto l'occasione per scrollarsi di dosso queste bestioline appiccicose e si è difesa attaccandoli durante un'intervista. Diversa da chi? Questa è la grande domanda: diversa perché magra e quindi non corrisponde ai canoni teorici della bellezza? E fosse stata un po' più in carne, sarebbe stata la stessa menata! Tutti uguali dobbiamo essere per razza, colore della pelle, fabbricati su una sola figura con lo stampino, questo vogliono i detrattori? La perfezione è spiegabile dagli opposti che nella vita hanno dimostrato ciascuno per la sua idea dominante e unica, Hitler: "In un mondo imbastardito e "negrizzato", sarebbero persi i concetti dell'umanamente bello e sublime" e di contro Salvador Dalì: "Non aver paura della perfezione: non la raggiungerai mai". Diverso è bello, diverso rende liberi gli uomini e non li intruppa in quei canoni che solo i pazzi vorrebbero adottare alla faccia della libertà. "La diversità non è il male, al contrario, l'uguaglianza è il nemico".
Questa invece, è la frase originale (in barese) del titolo del post:
"U' curt non arrive e u' fradce non mandene"
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
|