|
Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
« NON ALZATE IL PONTE...AB... | OCCHIO A ORE 11... » |
Oggi vi stupirò con degli effetti speciali: andrò sul lugubre ma non troppo, sulla morte ma non tanto! E' vero, certe esperienze se non le vivi sulla tua pelle non sono tali, non le puoi raccontare con la necessaria attendibilità e proporle con opportuna credibilità! Sapete che in caso di morte è necessario seguire le leggi imposte regione per regione, e si è tenuti a rispettare disposizioni applicative da eseguire per i defunti e i cimiteri. Non solo una trafila necessaria di regole obbligatorie riguardanti l'aspetto igienico e sanitario per il trattamento delle salme, ma vi sono anche particolari norme che riguardano locali e ambienti dove operare, dove depositare materiale sporco e rifiuti speciali. Insomma, una lunga e dettagliata lista di obblighi da osservare per il recepimento e il trattamento riservato a coloro che si apprestino per l'ultimo viaggio...in terra! Fin qui nulla da eccepire, mi sembra ottima scelta di civiltà, di decoro e di rispetto verso i defunti. La sorpresa, il sussulto, non quello... definitivo, lo avverto se penso che possa accadermi una "finta" morte, ovvero, sembro cadavere, ma non lo sono! Pertanto lascerò indicazioni precise per quando sarà il mio momento. La cassa funeraria (per intenderci, cappotto in mogano o altro legno pregiato), dovrà essere dotata di un'apparecchiatura di rilevazione e segnalazione a distanza per la sorveglianza del cadavere...anche ai fini del rilevamento di eventuali manifestazioni di vita (sic)". Gradirò se una telecamera vigilerà sul corpo e mi sembra anche giusto: hai visto mai che il povero defunto, abbia un ripensamento, un ritorno di...fiamma, un senso di rabbia per la scelta fatta e della quale potrebbe pentirsi? Una chance gliela vogliamo dare o no? Ebbene, avere e dare una possibilità al caro estinto, questa è la priorità: se accadesse, la telecamera registrerebbe il "miracolo" e quel momento "immortalato" sarebbe d'aiuto per un recupero...immediato...post mortem!!!! Non so voi che rapporto avete con la morte, non immagino nemmeno come potrebbe essere l'immediato...dopo, ma porca vacca, l'idea mi intriga, ci ho pensato a lungo e non mi dispiacerebbe una possibilità del genere: se mi accadesse, se la "vigliacca" si pentisse di avermi preso proditoriamente, se gli fossi simpatico e avesse un attimo di attenzione e mi dicesse: "Monellaccio... monellaccio, sei stato molto cattivo sulla terra, ne hai fatte di tutti i colori, meriteresti di bruciare all'inferno! Tuttavia, sei un "simpaticazzo", sei uno che rompe i gorgioni e sulla terra li hai rotti a tutti: va', ti offro la possibilità di redimerti, hai l'occasione per mutare il tuo destino, va' e vivi ancora, anche perché rompicoglioni come te, non li vogliono nè lì....nè là.... e men che mai all'inferno!". Oh raga'....e se anche fosse, all'inferno incontrerei molti amici, certamente non quanti ne potrei incontrare in paradiso. L'opzione mi garba.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
|