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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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« FANTASIOSA VERITA' | GRAVE ACCUSA: E' STUPRO! » |
Un altro termine angloamericano, scala le cronache quotidiane in questi ultimi giorni: la Ramazzotti Aurora tanto per farsi notare, visto che non se la fila nessuno, cerca disperatamente un posto al sole e in tv. Allora, sotto l'egida del un nuovo termine anglofono il "catcalling", sta sostenendo, con una verbosa polemica in rete e sulla stampa, una discussione accesa e costruttiva. Il fenomeno del "catcalling" è la versione moderna e più o meno corretta (in peggio) del vecchio, caro e mai dimenticato: "Permette signorina..." di antica memoria. Era l'esordio più naturale, più consueto in caso di abbordaggio pedonale alla ragazza designata. L'approccio era comunque il sistema diretto e deciso per avvicinare la donna adocchiata, la prescelta. Poteva essere finalizzato: solo per certi scopi...oppure per dichiarare apertamente i propri sentimenti alla persona della quale si era innamorati. Vi era tutto un rituale, una prassi consolidata da seguire: disinvolti quanto basta e galanti mai abbastanza! Scene e situazioni imbarazzanti che rischiavano di pregiudicare la dinamica dell'abbordaggio. Poteva risolversi in un clamoroso fiasco con un rifiuto categorico, oppure si poteva cogliere, nonostante un primo no incassato a bruciapelo, lo spiraglio per una garbata insistenza; la donna si scherniva per dire si...ma non apertamente, un si voluto ma non espresso, insomma, essere psicologi all'epoca e in quelle circostanze, era d'obbligo. Si doveva realizzare subito quale tattica seguire per non compromettere gli sviluppi dell'incontro, prudenza e massima attenzione agli sguardi, ai sorrisetti, ai maliziosi gesti tipici e comprovanti una certa disponibilità! Che tempi, che incontri: passeggiate con lo scopo, se seriamente intenzionati, di giungere alla prevedibile e ambita richiesta di fidanzamento...o altro. Oggi non va così, oggi i giovani hanno cambiato il loro modo di fare, i loro atteggiamenti e gli approcci che non sempre mirano a "placcare" il soggetto. Troppa burineria, troppo scostumati e poco eleganti non si trattengono da apprezzamenti maldestri e inoltre, al passaggio di una ragazza meritevole, emettono suoni e sibili da cui il nome "catcalling" che tradotto alla lettera significa: "chiamare il gatto". Infatti il suono più diffuso e quello che si ottiene con le labbra quando vogliamo richiamare l'attenzione di un micio. Insomma, siamo lontano anni luce dal "Permette signorina..." delle "prime guerre puniche": piani diversi, situazioni molto più contenute ed educate, e il garbo con la galanteria, erano espressamente doverosi. La memoria va indietro nel tempo e di queste esperienze ne abbiamo vissute tantissime: molte volte ci andava buca, a volte ci andava bene, talvolta così...così: ecco, una di queste avventure "così...così" l'avrei raccontata volentieri. Esperienza unica, spettacolare e con un finale ...impensabile. Solo io avrei potuto conseguire quel risultato. Non lo raccontai nemmeno agli amici che mi spinsero al placcaggio. Dissi che non era accaduto nulla! Forse ve lo racconterò un giorno...
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