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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Credo che mai come quest'anno covidiano e obbligato alla inattività, io abbia perso la tramontana, mi sia lasciato andare e abbia subito la buia e pervasiva atmosfera palpabile ovunque, anche su Libero. Ora però torniamo al classico, all'usuale, all'abitudine: torniamo a me! "Azz! A' Carlè! Perchè vuoi rompere questo piacevole ed effimero idilio, codesto momento così tenero e affettuoso? Perchè infrangere questo clima sereno alla "Volemose bene, core a core, petto a petto"? Perchè se continuassi in queste condizioni mi disconoscerei, entrerei in crisi, dovrei psicnalizzarmi da solo, passando da un divano ad una poltrona e dandomi direttamente le risposte visto che conoscerei già le domande! Sia chiaro, nessun riferimento a voi, ai vostri graditi interventi e alle vostre testimonianze. Sono mutevole di umore, passo da uno stato di sublime esaltazione ad uno di profonda prostrazione: l'essere solare, sorridente, non fa parte del mio repertorio, del mio bagaglio caratteriale. Sono un pessimista diversamente abile, portatore sano di grugno incazzato, mi sazio di visioni catastrofiche, l'ansia mi assale, mi circonda, mi assedia: non sono nel novero di quegli ottimisti che giocano a monopoli e pensano di vincere nonostante posseggano solo "Vicolo corto" e "Vicolo stretto", non appartengo alla categoria dei "Ti piace vincere facile?", semmai, sono nel folto gruppo dei "Ti piace vincere difficile?....e allora perdi, che kakkio vuoi?". Me la tiro e godo, strarompo e affligo, brontolo e assordo, opprimo e frantumo. Con il parossismo acuto ci vado a braccetto, con la trepidazione condivido il mio tempo libero, il pessimismo è mio fratello maggiore: mi consiglia, mi aiuta nei momenti peggiori, mi guida e mi conduce mano a mano proprio quando più ho bisogno di aiuto. Meglio di così non si puo', quindi, riconquisto il mio "territorio", mi tendo le mie trappole e riprendo a vivere. Finalmente!!! Sarò come quel tale che in una cittadina del Brasile, durante una rappresentazione della Passione di Cristo, interpretando Giuda (bel ruolo gli avevano affidato), talmente si calò nella parte che al momento di impiccarsi per il proditorio tradimento perpetrato, strinse il nodo scorsoio così bene che si soffocò veramente! Quattro minuti circa svenuto, la gente applaudiva per la "bravura" dell'attore e non si rendeva conto che stava morendo veramente. Io, invece, il mio nodo l'ho stretto così bene che...
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